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    Gasperini: 'Zapata ha ritrovato la fiducia, domani giocano Toloi e Palomino. Ma Rigoni...'

    Gasperini: 'Zapata ha ritrovato la fiducia, domani giocano Toloi e Palomino. Ma Rigoni...'

    Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Sassuolo, nella casa europea della Dea a Reggio Emilia, dopo l'impresa sfiorata dai suoi a Santo Stefano contro la Juve: "Domani è una partita fra due squadre fra le tante coinvolte in una posizione di classifica che a volte fa parlare di Europa. Una parola che non tirerei fuori in questo momento. Si chiude il girone d’andata ed è una gara equilibrata e difficile, anche perché è la terza in una settimana. Ma non deciderà nulla”.

    FORMAZIONE- Toloi e Palomino rientrano dalla squalifica: sono due giocatori freschi, quindi ci saranno. Le scorie per la sfida alla Juventus ci sono e si fanno sentire, loro due a differenza di altri non hanno avuto bisogno di recuperare. In mezzo al campo non ho molte soluzioni, il problema casomai è recuperare tutti al cento per cento. Rigoni non sarà convocato”.

    CONTINUITA'- “Il nostro cruccio è la continuità. Soprattutto non possiamo chiedere sempre a Gomez, Ilicic e Zapata, punti di forza imprescendibili, di risolverci le situazioni. Se sarà possibile, sul mercato dovremmo pensare a qualche valore aggiunto. Sulle palle inattive contro subiamo di più perché abbiamo perso un po’ di statura e di fisicità. Bisogna sopperire con attenzione alla perdita nella capacità difensiva nel gioco aereo. Prendere gol al primo minuto, come a Roma e con la Juventus, è un’altra delle anomalie che vanno messe a posto. Ci lavoriamo su”.

    SASSUOLO- Di Francesco e Berardi sono due spine nel fianco. De Zerbi può alternare Matri e Babacar, i suoi sono veloci e propositivi. Davanti c’è anche Brignola. Dell’allenatore avversario mi piaccione le idee e il modo di affrontare le gare: è un ragazzo che a Palermo e Benevento ha trovato situazioni di grave difficoltà facendosi apprezzare”.

    ZAPATA- Zapata s’è sbloccato psicologicamente ritrovando fiducia. Lo si vede dal primo gol con la Juve, cercato e voluto, un gesto notevole. Fisicamente è migliorato strada facendo: all’inizio reggeva male i contrasti e sembrava impacciato anche sul piano tecnico. Ma è un giocatore più fisico che tecnico: ha un’altra condizione e un’altra convinzione”.

    CASTAGNE-Castagne avrebbe dovuto giocare già da un po’, poi la rottura dello scafoide ne ha rallentato il rientro. E’ da un periodo abbastanza lungo che è in condizione. Ora col tutore riesce a giocare”.

    LA ROSA- “Da de Roon e Freuler abbiamo ottenuto una grande continuità di rendimento. In attacco invece è più difficile: ecco, per essere al meglio c’è mancata un po’ di panchina in attacco. Il nostro limite. Dietro anche Djimsiti ha dato il suo apporto, suglie esterni siamo cresciuti. Comincio a vedere buone cose anche da Reca, ha spunto e capacità di attaccare: spero di potergli dare più opportunità nel girone di ritorno”.

    PROVVEDIMENTO SBAGLIATO- L’idea di sospendere le partite e mandare le persone a casa è una grandissima stupidata. A San Siro vanno sessantamila spettatori: chiudere gli stadi sarebbe una decisione che mi costerna. Non è quello il modo di prendere provvedimenti. Tutto quello che è contro il calcio a me fa male”.

    INTER-NAPOLI- Sono situazioni che vanno affrontate. Arrivo a dire che non è un problema di razzismo, farci passare per Paese razzista sarebbe un errore. Esistono la maleducazione e gli insulti, anche su internet. Koulibaly è un grande giocatore, ma non insultano solo lui. Prima della partita col Napoli s’è parlato per più d’una settimana dell’allarme razzismo e della possibilità di sospendere la partita e poi non è successo assolutamente nulla. Bisogna prendere provvedimenti contro quelli che sono responsabili di certi comportamenti”.

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