
Gasperini nella storia, 300 panchine con l'Atalanta: da Cristante a Scalvini, tutti i giocatori lanciati
"Ho fatto la storia". Sì, ha fatto la storia. Contro l'Udinese Gian Piero Gasperini ha raggiunto le 300 partite sulla panchina dell'Atalanta, superando Emiliano Mondonico. Sette stagioni in nerazzurro: l'anno prima di lui era arrivata 13a, da quando c'è Gasp non è mai scesa sotto l'ottavo posto. Lavoro a testa bassa, attenzione al dettaglio e lo sguardo puntato sempre al futuro. Vittorie, abbracci, sorrisi e grandi litigate con qualche giocatore. Sì, ci sono state anche quelle. Un upgrade continuo ann dopo anno, arrivando anche a parlare di scudetto. Lui, Gasp, è sempre stato con i piedi per terra puntano a obiettivi concreti. E oggi, guardandosi indietro, ci sono tanti - tantissimi - giocatori che devono ringraziarlo per dove sono arrivati. Vediamo chi sono.
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RAFAEL TOLOI - Arrivava da una buona stagione con Reja, nel primo anno di Gasp diventa titolare inamovibile raggiungendo la piena maturità.

ROBERTO GAGLIARDINI - Dopo il debutto in Serie A l'anno prima, Gasperini lo fa giocare con continuità convincendo l'Inter a investire più di 20 milioni.

BRYAN CRISTANTE - In un anno e mezzo diventa il perno del centrocampo nerazzurro, raggiungendo anche il record di gol personali in una stagione.

PAPU GOMEZ - E' sempre stato un punto fermo dell'Atalanta, ma non aveva mai giocato così bene come con Gasp. Poi, il grande litigio e il salto al Siviglia.

FRANCK KESSIE - Alcune volte era 'Kessie più altri dieci', è bastato un anno tra le mani di Gasperini per la chiamata del Milan.

ANDREA CONTI - Oggi non sta trovando molto spazio nella Sampdoria, ma dopo una stagione da titolare con Gasp il Milan ha speso 24 milioni di euro per prenderlo.

LEONARDO SPINAZZOLA - Anche per lui, come per molti altri, il primo vero anno di Serie A corrisponde alla gestione Gasperini. E non poteva andare meglio: per due anni andava come un treno sulla fascia, poi è arrivata la chiamata della Juve.

ROBIN GOSENS - Arrivato dall'Olanda come oggetto misterioso, è diventato il miglior esterno del campionato.

TIMOTHY CASTAGNE - Pescato nel Genk, Gasp lo gestisce senza bruciarlo e la società incassa 25 milioni di euro dalla sua cessione al Leicester.

REMO FREULER - Fino a un anno fa teneva in piedi il centrocampo dell'Atalanta, Gasperini si fidava ciecamente di lui, mettendo il reparto nelle sue mani per sei stagioni.

GIANLUCA MANCINI - A 21 anni debutta in Serie A, lanciato senza paura da Gasperini che lo valorizza al massimo prima del trasferimento alla Roma.

HANS HATEBOER - Il gioco di Gasp si sviluppa sulle fasce, e l'olandese diventa uno degli uomini chiave.

MARIO PASALIC - Qualcosina l'avevamo già vista con la maglia del Milan, ma è all'Atalanta sotto la gestione Gasperini che esplode definitivamente. Trequartista o sulla linea dei centrocampisti non fa differenza, dopo una manciata di partite Pasalic diventa SuperMario. E se non fosse per quei continui infortuni...

DUVAN ZAPATA - Arriva a Bergamo come un gioiello da sgrezzare, basta una lucidatina di Gasp et voilà, diventa un attaccante di livello internazionale.

RUSLAN MALINOVSKYI - Nei quattro anni all'Atalanta è sempre migliorato di stagione in stagione. Un altro giocatore che Gasp ha fatto crescere prima del salto in una big. Quest'estate è stato vicino ma ancora non è arrivato: occhio però, potrebbe essere solo questione di tempo.

AMAD DIALLO - L'allenatore lo lancia in Serie A a 17 anni e 3 mesi, sei minuti dopo aveva già segnato. Il coraggio di lanciare i giovani. Grazie e arrivederci Gasp, il Manchester United - non un club qualsiasi - spende più di 25 milioni per portarlo in Inghilterra.

GIORGIO SCALVINI - E' uno degli ultimi gioielli da plasmare: classe 2003, nasce difensore ma lo sta trasformando centrocampista. Tra campo e panchina, senza bruciarlo.

CALEB OKOLI - Potrebbe essere lui, insieme a Scalvini, il prossimo gioiello dell'Atalanta. In estate lo volevano Cremonese e Salernitana, Gasperini si è opposto: 'Non si tocca'. Un altro talento da far crescere.