Gasperini-Mihajlovic: l'oro di Genova
Doppia vittoria e pericolo retrocessione allontanato in maniera decisa e probabilmente decisiva. Genoa e Sampdoria volano lontano dagli incubi delle ultime stagioni, per ora non sognano ma sulle loro panchine c’è chi potrebbe far tornare grande la Genova del calcio. Gasperini e Mihajlovic hanno ribaltato le sorti di due squadre destinate in estate a lottare fino all’ultimo per la permanenza in serie A e che oggi guardano chi soffre dall’alto in basso. Merito loro e dei presidenti: Preziosi ha fatto un passo indietro e dopo la scommessa Liverani ha deciso di abbattere il muro, creatosi dopo alcune incomprensioni del passato, con il vate Gasp tornato grande insieme al Grifone. Dall’altra parte Garrone ha deciso di fare di testa sua, ha scelto Mihajlovic, lo ha aspettato per dieci lunghissimi giorni, accantonando i nomi scelti dai suoi collaboratori, tra cui il candidato più forte sembrava essere Corini.
La rinascita ha dei punti in comune. Se Liverani e Delio Rossi non erano riusciti a dare un’idea, un progetto e consistenza ai propri gruppi, Gasperini e Mihajlovic hanno lavorato per cementificare gli spogliatoi e poi sul campo hanno preteso lo sviluppo di idee chiare. Ora Genoa e Sampdoria hanno un proprio gioco, una propria personalità e tanta voglia di affrontare chiunque per vincere. Questione di mentalità quindi e risultati. 26 punti ha collezionato il Gasp, 19, ma in meno gare, quelli messi in cascina da MIhajlovic, la rinascita è tutta lì, perché loro meglio di tutti sanno che in questo mestiere psicologia e idee sono importanti ma mai quanto i risultati. Il futuro rossoblucerchiato deve rimanere nelle loro mani: il Genoa è già sicuro della permanenza dell’allenatore di Grugliasco, la Samp dovrà blindare in tempi strettissimi il serbo che è tornato nel mirino della Serbia e qualcuno dice essere nella lista dell’Inter. Senza di loro si tornerà nel baratro, Preziosi e Garrone hanno trovato le proprie guide, i contratti non bastano, ora devono dargli macchine giuste per le loro ambizioni, altrimenti il songo finirà.