Gasperini-Inter:| Matrimonio senza amore
E' stato un matrimonio senza amore quello fra Gasperini e l'Inter. E senza amore non si va lontani nelle dinamiche di coppia.La resa di Novara, decisamente malinconica a vedersi dopo aver ammirato per molti anni l'Inter campione e campione di tutto, fino alla Coppa Intercontinentale, ha solo accelerato i tempi di una crisi ormai nell'aria. L'analisi, però, non può prescindere dal ricordo di come tutto, senza entusiasmo, sia cominciato. Ovvero dalle dimissioni a ciel sereno di Leonardo. E' innegabile che quell'inattesa fuga a Parigi (non il massimo della correttezza nei confronti di un Presidente che aveva puntato e rischiato forte sul brasiliano) abbia destabilizzato i piani della società.
Già mettersi alle spalle l'èra-Mourinho era stato laborioso. Si era dovuti passare per l'esperienza-Benitez (altro esempio di amore mai nato) prima di ritrovare un equilibrio stabile,frustrato solo dalla maledetta settimana in cui,nel giro di poche ore,l'Inter abdicò sia in Campionato che in Champions.Ma un progetto, con Leonardo,c'era e ispirava fiducia. Aver dovuto rimettere tutto in discussione, con poco tempo a disposizione,si è rivelato un handicap pesante. Sondate le possibilità più suggestive (da Guardiola - che potrebbe essere il futuro - a Bielsa che avrebbe rappresentato un'altra scommessa ad alto rischio) si arrivò a Gasperini quasi come un ripiego.E il feeling, evidentemente, non è scattato né conla squadra, che a Novara ha dato chiari segni di rigetto, né col Presidente.
Moratti ha l'attenuante della tegola-Leonardo, piovuta quasi fuori tempo massimo, quando i grandi allenatori erano tutti già accasati. Gasperini anche, ovviamente, ha le sue attenuanti. Pur in una rosa ampia, ma non più stratosferica, come quella dell'Inter,l'uscita di Etoo alla vigilia del campionato è stato un colpo durissimo.Gasperini sperava che il "suo" Milito dei tempi del Genoa colmasse il vuoto.Ma il tempo è passato anche per il Principe, che non è più il killer della stagione del Triplete; anzi, l'aver messo in secondo piano Pazzini, ha completato la frittata. E, in tema di assenze, due come Maicon e Stankovic non sono sostituibili senza che il livello della manovra ne risenta in misura pesante. Cosa che è puntualmente avvenuta.Il rischio, adesso, è di un'altra scelta forzata e non del tutto condivisa (Ranieri,Figo erano sul mercato già a giugno).Ma si deve far presto, soprattutto per la Champions, dopo quell'esordio-choc contro i turchi.