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    Atalanta, Gasperini: "Domenica con la Fiorentina siamo proiettati verso il terzo posto. E in Supercoppa voglio affrontare il..."

    Atalanta, Gasperini: "Domenica con la Fiorentina siamo proiettati verso il terzo posto. E in Supercoppa voglio affrontare il..."

    • Marina Belotti
    “Dopo tanti anni sono ancora circondato dall' affetto. C’era grande felicità e gioia da parte di tutta la squadra e la dirigenza, ma per me la cosa più bella era vederla negli occhi del presidente e dei giocatori. Sono contento per Scalvini, è giovanissimo e già arriva ad un premio prestigioso, per un ragazzo cresciuto fin da bambino in questa società. Rappresenta la base per ognuno, per fare bene e arrivare al meglio. I riconoscimenti che ti danno gli altri sono importanti ma la vera vittoria la trovi per te stesso, facendo le cose al meglio". Gian Piero Gasperini, presente presso la Cittadella dello Sport di Bergamo per il Torneo di Tennis e Padel dell'Accademia dello Sport per la solidarietà.

    Un evento a scopo benefico: "Bisogna dare merito alle tante persone che lavorano e aiutano chi ha bisogno, per l'Accademia è l’espressione più grande". Ma c'è modo di pensare anche al primo impegno dell'estate: "Abbiamo ancora tante capitali da andare a trovare. In Supercoppa speriamo di affrontare il Real Madrid, per una Finale ancora più prestigiosa. Pensavamo di avere finito e di essere già in vacanza, mentre la partita di domenica qualcosina ancora conta... . Sono proiettato sul terzo posto, alla fine questa partita a campionato concluso ha ancora valore per la classifica"

    "Il prestigio che sta raggiungendo l'Atalanta in questi giorni non arriva solo dall' Italia ma da tutta Europa, dal Sudamerica, ci rendiamo conto che questa impresa è stata accolta da parte di tanti tifosi anche in Italia e questo ci fa enorme piacere. Il messaggio più bello è rappresentato dal nostro modo di giocare, senza speculazioni di ottenere falli... le nostre partite sono fatte cercando di vincere sul campo, cercando di fare il nostro gioco, con la nostra identità. Per portarci avanti e renderci vincenti - ha spiegato - La vittoria è sempre frutto di un lungo lavoro, sempre una conseguenza. Tutti hanno portato un pezzettino alla causa. E siamo migliorati, anche io, in un percorso di esperienze positive e meno. Siamo cresciuti sicuramente insieme, la Coppa non è l'unico traguardo raggiunto. Questo mestiere ha dei risvolti molto belli...".

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