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Atalanta, Gasperini: 'Chiudiamo ogni discorso e l'ultima la regaliamo alla Fiorentina. Napoli? De Laurentiis mi ha sempre stimato...'
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Come mai i tre cambi al 57'?
"Stavano indubbiamente giocando bene, Scamacca era un po' affaticato e noi mercoledì abbiamo una partita e giovedì avevamo giocato con il Marsiglia e lunedì scorso a Salerno e abbiamo sofferto molto per vincere. Ne avrei fatti anche cinque di cambi, l'unico timore era un infortunio".
Arrivate in grande slancio per la finale con la Juve?
"Avere i favori del pronostico con la Juventus mi sembra esagerato, è difficile dire quando giochi ogni tre giorni. Abbiamo fatto tre partite in sette giorni e sarà la quarta in dieci. Dal 27 febbraio giochiamo tre partite a settimana, quelli che giocano sono 15-16 giocatori e spero nel recupero di Kolasinac ma non sarà facile. Se ci siamo tutti riusciamo a reggere questi ritmi di partite. Arriviamo a questa finale di Coppa Italia con grande supporto ed entusiasmo".
Qual è il segreto di De Ketelaere?
"Che sapesse giocare era risaputo, il merito è suo. Oggi andava via da tutte le parti, deve avere una buona condizione e poi è un ragazzo intelligente che conosce il calcio. Non è difficile con lui trovare le collocazioni, ha fisicità ed ha margini molto molto importanti".
Chi vince tra l'Atalanta di adesso e quella del 2019/2020?
"Difficile, sono due squadre diverse ma simili nella mentalità. Ilicic e Gomez erano tecnicamente una spanna sopra, questa è più omogena. C'è una robustezza diversa soprattutto in difesa".
Poi a Sky:
Incredibile che il risultato sia stato in bilico.
“È il rammarico di avere sofferto fino alla fine, abbiamo un po’ di sfortuna, altre volte abbiamo sprecato noi, poi la mira per pochi centimetri. Abbiamo costruito tanto”.
Sui cambi.
“Il cambio di De Ketelaere… Dobbiamo giocare con la Juventus, ho messo Lookman ed è andato vicinissimo a fare gol in due o tre occasioni clamorose. Lunedì a Salerno, giovedì con il Marsiglia, oggi con la Roma. Tre partite in sette giorni, tutte tirate. Poi la Juventus, il Lecce: abbiamo fatto tanto ma raccolto niente. Dobbiamo continuare così. Un conto è giocare 90 minuti, un altro 60. Scamacca era un po’ più affaticato, entrava poco dentro l’area. È entrato Touré che ultimamente ha fatto bene, poi nei contropiede due contro uno non siamo riusciti a sfruttarlo”.
Sul crescere i giocatori.
“Sono molto soddisfatto delle cose, lavorare sui giocatori: poi se sono di livello come Scamacca, De Ketelaere. Ho fatto crescere giocatori del settore giovanile come Ruggeri, Carnesecchi, Scalvini. Bisogna lavorare sui giocatori per migliorarli, farli crescere. Sulla condizione è molto più difficile da ottenere. L’energia è veramente straordinaria, il merito a parte dello staff è di questi ragazzi. Insieme fanno la squadra, perché poi siamo 16. Dal 27 febbraio giochiamo 3 partite a settimana, ininterrottamente. Abbiamo ripreso a giocare sistematicamente. Se non hai un equilibrio… L’abitudine non è solo giocare, è molto cerebrale, questa sera sono entrati con una ferocia, motivazione, voglia di vincere, chiudere relativamente questo campionato, perché lo abbiamo quasi chiuso. È stata straordinaria, non è che con il Marsiglia era una passeggiata”.
De Laurentiis ha raccontato un aneddoto su un fazzoletto firmato…
“Era il 2011 e sono andato all’Inter. Devo dire che il presidente ha avuto grande stima nei miei confronti, anche successivamente. Penso fortemente a quella che è la stagione, ogni partita è decisiva, se fai tre punti in campionato è chiuso, se vinci la Coppa è chiusa, se vinci l’Europa League è chiusa. Ma per ora non hai fatto niente”.
Per essere competitivo per lo Scudetto quanti giocatori servono?
“Ci vuole tanta ambizione, di fare un salto di qualità nei primi quattro, l’Atalanta ci sta provando perché grazie alle straordinarie plusvalenze che la società è stata capace di fare. Ha investito tanto però non bisogna sbagliare mai per una società come questa".
Questa serata cosa le racconta?
"A mercoledì metteremo la testa domani, abbiamo speso davvero tanto. Siamo andati un po' oltre a quella che poteva essere la partita. In questo momento non ci spaventa, abbiamo ottime capacità di recupero. Giovedì abbiamo giocato col Marsiglia, oggi con la Roma, in sette giorni abbiamo fatto tre partite. Dal 27 di febbraio stiamo giocando su questi ritmi, stiamo cercando di chiudere in fretta così l'ultima con la Fiorentina la regaliamo, così chiudiamo ogni polemica".
Scamacca è entrato in ogni azione dell'Atalanta. "Non è stata la miglior prestazione con l'Atalanta, si è inserito poco. Anche sul piano fisico è anche un po' affaticato, purtroppo mercoledì non ci sarà, non voglio nemmeno pensare come è stato tolto da questa finale. Togliere giocatori migliori con una semplice ammonizione in Europa non succede".
Cosa voleva dire a De Rossi?
"Cosa volevo dire a De Rossi? Una cosa personale mia, ho una stima enorme. Nell'ultima partita che ha giocato da calciatore qui a Bergamo mi ha detto di volere diventare allenatore e se poteva venire a vedere qualche allenamento. Purtroppo non si è verificata questa condizione, ma lo spero fortemente, lo ammiro molto, ma anche per quello che ha fatto alla Roma. Ha rimesso il calcio a Roma davanti a tutto il resto. Di questo lo ringrazio, Roma è una piazza stupenda in cui però il calcio era diventato secondario. La Roma ha fatto delle partite molto bene, è sempre stata una squadra che giocava molto bene. Spero tanto che riesca a riportare questo tipo di pensiero, lo può fare soltanto lui che è giallorosso dentro".