La cessione, quasi improvvisa, di Walter Gargano ha scetenato le perplessità dei tifosi. E qualcuno si è anche arrabbiato. Ai sostenitori azzurri non è andata giù la formula del prestito, che toglie un calciatore importante dallo scacchiere azzurro e 'regala' un rinforzo ad una potenziale concorrente per la Champions.

Ma dietro l'addio dell'uruguaiano non c'è una motivazione tecnica, né tantomeno una decisione della società. I motivi dell'addio del Mota sono ben precisi, e anzi lo stesso giocatore ha spiegato la sua 'fuga' da Napoli in una lettera sul suo sito ufficiale ('L'ho voluto io', ha scritto). Ma come mai? I rapporti con Mazzarri sono diventati, nell'ultimo periodo, ai minimi termini. Già durante l'ultima stagione gli screzi tra l'allenatore e il giocatore erano aumentati, visto che dopo ogni sostituzione scattavano delle polemiche (anche dovute ai fischi del pubblico, che arrivavano spesso e volentieri). Tra l'altro, già dallo scorso gennaio emergevano malumori tra lo spogliatoio e il centrocampista proprio a causa dei suoi 'mal di pancia'

L'adozione del nuovo modulo, inaugurato quest'estate, ha ufficialmente escluso Gargano dai potenziali titolari. Nel 3-5-1-1 el Mota non ha trovato spazio: questa scelta ha definitivamente rovinato l'umore del giocatore, il quale moralmente si sentiva un leader dello spogliatoio. Contestualmente, da qualche mese, premeva con la società per l'adeguamento dell'ingaggio: il suo impegno col Napoli scade nel 2015, con uno stipendio che sfiorava il milione di euro l'anno. Alla richiesta del Mota di rivedere il contratto sulla base di 1,3 milioni, la società non ha mai dato alcun segnale. 

Ecco perché in primavera Gargano ha cambiato agente (da Betancourt a Lucci): proprio per studiare l'exit strategy dal Napoli. Non sono servite né le opere di convincimento di De Laurentiis, né dello stesso Mazzarri, che ha sempre cercato di addomesticare i malumori del mediano. Infine, a quanto pare, la partenza di Lavezzi ha dato 'coraggio' al giocatore, che nelle ultime settimane aveva dato mandato al suo agente di proporlo a destra e a manca. Già nella scorsa estate Gargano era ad un passo dal lasciare il Napoli (lo voleva la Lazio). Ma in quel caso l'intervento di De Laurentiis fu decisivo. Stavolta non c'è stato niente da fare.