VIDEO Garcia: 'Il paragone con l'anno scorso non ha senso. Altre offerte? La Roma non è un trampolino di lancio'
SU TOTTI - "L'abbiamo risparmiato a causa di una sindrome para-influenzale. Ha lavorato in palestra, valuteremo le sue condizioni. Il circolo vizioso è quando giocano gli stessi, vanno in Nazionale e poi si fanno male in Nazionale. E' successo con De Rossi, è successo con Keita. Noi dovremo fare in modo che quando torneranno tutti non dovremo avere più problemi".
SU IBARBO - "Aveva curato l'infortunio al polpaccio. Aveva un tendine rotuleo da sorvegliare e per questo è andato a Barcellona. Noi abbiamo rischiato, lui ha giocato 20 minuti entrando bene. Il giorno dopo il giocatore aveva bisogno di allenarsi ma non è che avessimo previsto cose pesanti. Tant'è che non si è infortunato allo stesso muscolo del polpaccio, ma all'altro. La chiamerei fatalità".
SULLA CRISI - "Volevamo andare avanti in Coppa Italia, ma non ci siamo riusciti. Guardiamo avanti, c'è la partita di domenica e l'Europa League. Lavoriamo sul lungo tempo, la stagione della Roma non si ferma alla prossima partita ma sarebbe ottimo vincere domani per interrompere il momento nero. Paragone con l'anno scorso? Non ha senso farlo perché quest'anno abbiamo l'impegno delle coppe europee. Giochiamo con i giocatori attuali, ma quando ti mancano tanti giocatori e schieri alcuni che non possono giocare ogni 3 giorni siamo costretti ad arrangiarci".
SUL CAGLIARI - "Fa bene da quando Gianfranco Zola è arrivato. Sarà un piacere incontrare un uomo così, che ho ammirato come giocatore. Dipenderà da noi e non dall'avversario, mi aspetto una Roma al massimo delle sue possibilità. Se sarà così avremo una Roma competitiva e le possibilità di vincere aumenteranno".
SULLE OFFERTE DEGLI ALTRI CLUB - "Io sono venuto alla Roma per vincere dei trofei. La Roma non è un trampolino, è il punto".
SUL GIOCO - "Io faccio sempre attenzione al momento dove siamo e ci sono stati dei momenti in cui abbiamo affrontato squadre che basavano il loro gioco su difesa e contropiedi con i loro attaccanti veloci. Circa il nostro gioco bisogna capire che ci sono anche degli avversari. Non dobbiamo avere paura di giocare alti perché abbiamo anche difensori veloci come Manolas. Serve sicurezza per prendersi dei rischi e io voglio che i giocatori quando si guardano allo specchio pensino di essere giocatori forti, da Roma".