Galtier, nuove accuse: 'Chiamava 'King kong' i difensori neri'
ACCUSE DI RAZZISMO - L'inizio delle indagini si deve a una mail, inviata alla sua dirigenza da Fournier, ex ds del Nizza. L'Equipe ha avuto accesso alle carte dell'accusa, dalle quali emerge una versione ancor più incriminante per il tecnico, basata sulle dichiarazioni rese dal suo ex assistente al Nizza, Frédéric Gioria. Quest'ultimo riferisce di aver sentito Galtier arrabbiarsi per l'ingaggio di Angevin Billal Brahimi a gennaio 2022: "Un altro musulmano, non lo voglio, ne abbiamo abbastanza", avrebbe detto Galtier davanti a Gioria. Che racconta infine di aver sentito l'allenatore, durante l'allenamento, descrivere Youcef Atal e Hicham Boudaoui come "ragazzi sporchi. I peggiori sono gli algerini". Commenti, peraltro, molto contestati dall'interessato.
Un'altra testimonianza è quella di Hachim Ali Mbaé, analista video del Nizza. L'ex dipendente ha detto alla polizia di essere rimasto scioccato il giorno della partita contro il Saint-Etienne (settembre 2021). Durante l'intervallo, Galtier avrebbe soprannominato la coppia di difensori di origine africana, Harold Moukoudi e Mickaël Nadé, i "due King Kong". Raccontò, inoltre, di aver incrociato Galtier nei corridoi mentre stava andando a farsi la doccia. L'allenatore gli avrebbe detto di non aver mai avuto problemi con la religione, tranne che con gli algerini: "Sono troppo estremisti", la sua lamentela.
Il giorno prima dell'inizio del Ramadan, 31 marzo 2022, si è svolto un incontro nell'ufficio di Fournier. Galtier, irritato per l'ingaggio di Billal Brahimi, secondo il racconto di Fournier avrebbe chiesto le cessioni di Atal, Todibo, Boudaoui, ecc. Quasi tutti i musulmani sono nella lista, i due uomini discutono e il direttore sportivo risponde che, per rinforzarsi sul mercato, una pista porta al difensore centrale turco Ozan Kabak. Galtier rifiuta duramente: "Julien, ancora non capisci. Non voglio più né neri né arabi", secondo la testimonianza di Fournier alla polizia. Una testimonianza ancora una volta completamente smentita dal tecnico, che non vede quale interesse avrebbe potuto avere nel far partire alcuni dei suoi migliori giocatori.
I PROBLEMI CON IL RAMADAN - Per Galtier il Ramadan sarebbe sempre stato un problema. Todibo, interrogato dalla polizia, ha spiegato di aver subito pressioni affinché rompesse il digiuno. Ha confidato inoltre di aver appreso che il tecnico lo aveva descritto come un salafita ed estremista. Ulteriori conferme da Kamara, oggi all'Udinese, che sostiene di essere stato definito "feccia" dal suo allenatore e di essere stato privato di minutaggio in campo a causa della sua religlione. Anche Hicham Boudaoui, come Todibo, sentiva di essere sottoposto a "pressioni" con l'avvicinarsi del Ramadan, discorso valido anche per Teddy Boulhendi (terzo portiere del Nizza), che ha detto di sentirsi obbligato a mangiare nei giorni delle partite per non rischiare di non essere convocato. Anche Pablo Rosario, centrocampista olandese, ha affermato di essersi sentito discriminato in quanto musulmano. Fournier ha detto di aver assistito alla costernazione di Galtier quando ha appreso che Didier Digard, allenatore delle riserve, era musulmano. Galtier avrebbe ritenuto che ciò "non fosse normale" e che avrebbe rischiato di indottrinare i giovani nel centro di formazione. Digard, informato di queste dichiarazioni da Gioria, ha immediatamente presentato le sue dimissioni.
COSA RISCHIA - A giugno, a seguito di tre mesi di indagini, la Procura di Nizza ha deciso di convocare Christophe Galtier con l'accusa di molestie morali e discriminazione sulla base dell'appartenenza o meno, vera o presunta, a una determinata etnia, nazione, razza o religione. Come evidenzia Calcio e Finanza, rischia tre anni di carcere e una multa di 45mila euro.