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Galliani sogna Conte con Tevez al Milan
VICINI IN PASSATO - Il passato è fin troppo noto: Galliani che di fatto 'compra' Tevez, operazione poi bloccata dalla mancata cessione di Pato al PSG. E l'Apache che poi va alla Juventus, per due anni di trionfi. E poi ancora c'è Galliani che arriva a un passo da Conte, nelle settimane che precedono l'addio del tecnico alla Juve, estate 2014. Ma la Juve non lo libera e il Milan non può perdere tempo ad aspettare e vira su Inzaghi. Quando arrivano le dimissioni del tecnico salentino dal club campione d'Italia, ormai è tardi: la panchina rossonera è occupata, per Antonio c'è la Nazionale.
SOGNI PER IL FUTURO - Un salto nel futuro: estate 2016, dopo gli Europei. Conte sarà libero (un rinnovo con la Nazionale fino al 2018 è decisamente improbabile). E forse libero lo sarà anche Tevez, che al Boca Juniors non viene pagato. A gennaio 2016 al Milan (ma anche alla Juve), l'argentino non ci può andare: entrambi i club hanno esaurito gli slot per gli extracomunitari. Ma in estate tutto sarà di nuovo possibile.
Anche i sogni di Galliani. Perché di sogni, è bene ripeterlo, si tratta. Troppe le variabili che per il momento si frappongono fra la realtà e i desideri dall'ad rossonero. Innanzi tutto la sua posizione all'interno del Milan: entro l'estate sarà completato il passaggio del 48% delle quote azionarie del Milan da Silvio Berlusconi a Bee Taechaubol. Dopo il closing, il peso di Galliani sarà ancora lo stesso? E poi, ovviamente, ci sono gli altri club: di fronte ai soldi di un Paris Saint Germain, il Milan non potrebbe competere, sia per Conte che per Tevez. E ai campioni di Francia, non è un mistero, i due ex Juve piacciono entrambi. E molto.
Ha scritto ieri Mauro Suma, direttore di Milan Channel, su Milannews.it: "Se dovesse arrivare un fischio da Milano o da Torino, le uniche due squadre con cui Tevez è stato in contatto nel 2012 e nel 2013, ecco che potrebbero porsi le basi di un clamoroso ritorno...". Ovviamente non è la posizione del Milan, ma 'solo' quella di un autorevole collega. Se fosse per Galliani, però, il fischio in direzione Buenos Aires partirebbe anche oggi. Così come quello verso Coverciano, l'attuale casa di Conte.
GM
@Gianlumin