Galliani: 'Io e Berlusconi in astinenza da calcio, effetto alla CR7 per il Monza'
L'ex amministratore delegato rossonero ha dichiarato al Corriere della Sera: "Avevamo venduto il Milan da poco, il calcio ci mancava parecchio e parlando del più e del meno con il presidente l’anno scorso balenammo l’ipotesi di acquistare un altro club. Avevamo già convenuto che l’unica squadra che avremmo potuto rilevare, senza cancellare il rapporto unico con il Milan, sarebbe stato il Monza. Berlusconi in questi mesi ha rifiutato diverse offerte per acquisire squadre, io ho declinato incarichi in più di una società. Il presidente abita a tre km dal Brianteo, io in quella città sono nato, cresciuto e ho iniziato la mia carriera dirigenziale. Noi ci sentiamo veramente come Ulisse che torna a Itaca".
La molla che ha spinto la coppia più vincente della storia calcistica italiana recente a riaffacciarsi all’antico mondo è stata "l’astinenza da pallone". Del resto se le cinque Coppe dei campioni sollevate dal Milan sotto la gestione Berlusconi sono entrate nell’immaginario collettivo, meno noto è il passato remoto dei due protagonisti. "Il presidente in precedenza aveva fondato la squadra di Edilnord che ha fatto tutte le categorie. E io non solo sono stato nel consiglio d’amministrazione del Monza fra il 1975 e il 1985 ma attraverso l’Elettronica industriale acquistai in quegli anni il Sant’Angelo Lodigiano. Del resto nessuno si chiede perché fra tanti manager il presidente quando compra il Milan affida a me la poltrona di ad. Non mi viene attribuita per diritto divino, ma per curriculum. Grazie al Monza".
Ora Silvio e Adriano stanno per tornare in pista con un obiettivo ambizioso: regalare la Serie A a un club che in 106 anni di storia ha solo sfiorato ma mai ottenuto. "Negli ultimi giorni la tentazione si è trasformata in idea operativa" prosegue Galliani. "Su mandato del presidente ho telefonato a Nicola Colombo, numero uno del Monza, per verificare la disponibilità a trattare". L’affare è entrato nel vivo nelle ultime ore con l’avvio della due diligence, cioè l’analisi dei dati del bilancio. Le parti confidano di arrivare entro fine mese al passaggio di quote societarie. Silvio Berlusconi acquisterebbe il 70 per cento delle azioni e, se vorrà, ricoprirà la carica di presidente onorario. Adriano Galliani sarà l’ad e Nicola Colombo che conserverà il 30% continuerà a svolgere le mansioni da presidente. "Berlusconi ha già parlato al telefono con Nicola e il padre Felice che è stato anche lui presidente del Milan. Siamo tutti d’accordo nello sviluppare l’idea di un Monza composto da giocatori tesserabili per le nazionali italiane. La filosofia del presidente, condivisa dagli attuali proprietari, è rendere il club brianzolo un serbatoio per le varie rappresentative dall’Under 15 in su".
La stella della formazione che milita in Lega Pro è attualmente Reginaldo, noto per i suoi trascorsi nel Parma e una liaison con Elisabetta Canalis. L’allenatore è Marco Zaffaroni. "Gioca con le due punte" avvisa ironico Galliani, lasciando presagire che al momento il tecnico sarà al riparo dagli strali del Cavaliere. Allo studio ovviamente c’è anche il progetto di riqualificazione dello stadio Brianteo che necessita di migliorie e ammodernamenti.
"L’appoggio in termini di risorse e competenze da parte di Berlusconi — che spero di conoscere presto — e Galliani non potrà che giovare a tutto il territorio", commenta Nicola Colombo. Resta da sapere: in caso di contemporaneità di gare fra Milan e Monza quale squadra del cuore osserverà dal vivo? "Non ci avevo pensato" ribatte pensoso Galliani. "È un problema ma risolverò senza traumi a seconda delle partite. Vede, sul mio smartphone ho scaricato Sky, Dazn, Eleven Sports...".