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Galliani: 'Berlusconi mi voleva in politica nel '94, ma c'era il Milan. Tifo Gattuso, che errore cacciare Tavecchio!'
Perché Berlusconi mi ha voluto? Mi chiese di candidarmi già nel ‘94, ma l’impegno politico era secondo me incompatibile con quello del Milan. Ora che il Milan non c’è più, è tornato alla carica. Gli piacciono gli uomini del fare: e io prima di diventare l’uomo del Milan di Berlusconi avevo messo in piedi un’azienda di 1.500 dipendenti, l’Elettronica Industriale.
Io ministro dello sport? Non è mia ambizione assoluta fare il ministro, ma mi piacerebbe occuparmi di sport, come ho fatto negli ultimi trent’anni. Di certo non sarò uno che andrà in Senato solo per votare. Quanto al calcio, è un momento difficile. La mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018 - un insuccesso sportivo inaspettato ma che può capitare - ha provocato un terremoto dettato più dalla pancia che dalla testa: penso che l’uscita di scena del mio amico Carlo Tavecchio sia stata un errore, perché dopo aver fatto molte cose buone paga il palo di Darmian.
Costacurta sub-commissario della Figc? È un altro allievo della grande scuola Milan che ottiene, meritatamente, un ruolo di prestigio. Sono sicuro che farà bene. C’è bisogno di gente di calcio come Billy per portare energie fresche in Federazione.
Se mi voterà Gennaro Gattuso? Lo spero perché, essendo residente a Gallarate, lo può fare. In ogni caso faccio un grande tifo per l’allenatore del Milan, un mio amico.
Berlusconi meglio come presidente del Consiglio o come presidente del Milan? Il 18 maggio del ‘94 Silvio Berlusconi otteneva la fiducia al Senato per il suo primo governo, proprio mentre il Milan, di cui era presidente, vinceva la Coppa dei Campioni ad Atene: 4-0 al Barcellona. È stato insomma un eccellente premier ed il più grande presidente del Milan di tutti i tempi".