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Galles-Belgio 3-1, l'analisi tattica: scacco matto a Wilmots
Il Belgio propone il suo collaudato 4-2-3-1, in cui Meunier, Alderweireld, Denayer e J. Lukaku giocano in difesa. Witsel e Nainggolan fanno filtro a centrocampo, Carrasco, De Bruyne e Hazard svariano alle spalle di R. Lukaku. In fase offensiva Meunier spinge con continuità, mettendo in mostra un piede delicato e morbido. J. Lukaku dall'altra è scoordinato nei tempi di inserimento e impreciso in fase difensiva. Denayer accanto a lui completa la "zona nera" del Belgio, vero tallone d'Achille della squadra di Wilmots. Per quanto riguarda i trequartisti, sono Hazard e Carrasco a coprire le fasce laterali in fase difensiva, mentre De Bruyne resta alto, per un classico 4-4-2. È da sottolineare come i belgi difendano a zona sui calci da fermo, scelta che risulta negativa, perché lo fanno male, lasciando spazi ampi in cui si buttano i gallesi, soprattutto capitan Williams, abile negli inserimenti offensivi. Per i belgi bene De Bruyne e Nainggolan, si batte R. Lukaku, mentre delude Hazard.
Le occasioni iniziano al 6', quando i gallesi mettono un autobus sulla linea di porta e respingono tre tentativi consecutivi degli avversari. La pressione del Belgio si concretizza al 12' con il missile di Nainggolan, lasciato libero di calciare a palla scoperta. Uno a zero Belgio e partita che sembra in discesa per Hazard e compagni. Il Galles invece risponde con un ottimo possesso palla e prende così le redini della gara. In questa fase sale in cattedra Bale, che trascina i suoi, imposta, riparte e svaria da destra a sinistra. Al 25' trova Ramsey in profondità, il quale mette dentro una palla bassa per Taylor che calcia di prima: grande risposta di Courtois. Tre minuti dopo il portierone non può nulla sul colpo di testa potente e preciso di Williams, su calcio d'angolo ben calciato da Ramsey. Ancora Bale al tiro al 33' dopo un bel dribbling su Denayer. Il primo tempo si chiude con il Galles in avanti e il Belgio in difficoltà.
Wilmots nella ripresa inserisce Fellaini per Carrasco. Nainggolan si sposta sulla trequarti, e De Bruyne va a destra. Il Belgio parte forte, e sembra prevalere come nel primo tempo sugli avversari. Sembra, appunto, perché invece il Galles si difende benissimo e riparte meglio. Al 54' arriva la perla della gara, con Robson-Kanu che mette in mostra tutta la sua tecnica applicata: presa di posizione, controllo e difesa della palla, finta, dribbling e tiro in porta. Due a uno Galles e partita che diventa difficilissima per i belgi. Il Galles si chiude in difesa diventando veramente impenetrabile. A nulla servono gli inserimenti di Mertens e Batshuayi. Anzi, dello squilibrio tattico ne approfitta ancora il Galles, che trova il 3 a 1 con il nuovo entrato Vokes, bravissimo a girare in rete il bel cross di Gunter. Storica impresa della squadra di Coleman, che si porta dietro tutto l'orgoglio della propria nazione.
"IL MIO LIBRO" di Fryderyk Ognissanti