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    Galeone: 'Senza Lukaku la Juve è in prima fila per lo scudetto. Ad Allegri regalerei Jorginho o Vlahovic'

    Galeone: 'Senza Lukaku la Juve è in prima fila per lo scudetto. Ad Allegri regalerei Jorginho o Vlahovic'

     L’edizione odierna di Tuttosport pubblica un’intervista a Giovanni Galeone, ex allenatore e grande amico di Max Allegri. Si è parlato del suo ritorno alla Juve e dei colpi che dovrebbero arrivare dal mercato, in particolare Locatelli e Pjanic. “Se fossi la società gli regalerei Vlahovic o Jorginho. Con Locatelli, Jorginho e Rabiot in mezzo vincerebbe lo Scudetto con la sigaretta in bocca”, ha esordito l’ex tecnico, fra le altre, di Pescara, Ancona ed Udinese.

    SU LOCATELLI – “Sarebbe un bel regalo e penso che la Juve lo prenderà. Al Milan mi sembrava lo avessero esaltato troppo, invece nel Sassuolo ha fatto miglioramenti enormi e può farne ancora: ma è già di ottimo livello. Una di quelle mezzali che piacciono ad Allegri perché sanno inserirsi”.

     SULLE MEZZE ALI  – “Questa forse è una delle cose che Max ha appreso da me: alle mezzali, come lui e Gasperini, chiedevo 10 gol a campionato. Rabiot ha tutte le qualità per farli. Quattro-cinque anni fa prometteva veramente il mondo, non ha ancora espresso il suo potenziale. Ha tutto: tecnica, fisico, corsa. Deve solo allenarsi un po’ con Max”.

    SU PJANIC – “Sarebbe un’ottima soluzione. Ma bisogna muoversi: per ora tutti hanno fatto un mercato di allenatori più che di calciatori”.

    SUL RITORNO DI MAX ALLA JUVE – “E’ stata la dimostrazione che avevano sbagliato a mandarlo via, ma sono stati bravi a capire l’errore. E Max ha rinunciato ad altro, si vede che tutti e due avevano voglia di ritrovarsi. L’ho trovato molto felice del ritorno e lo sono anche io, che pure ero stato il primo a consigliargli di andarsene. Anche se per ora la Juve non mi piace. Ancora non vedo un progetto. Contro il Barcellona ha subito tre gol e poteva prenderne un altro paio, anche se è vero che è andata tre o quattro volte davanti a Neto. Però c’erano grossi buchi tra centrocampo e centrali difensivi, perché Ramsey saliva a pressare senza che una delle mezzali lo coprisse. Sono errori che una squadra di altissimo livello non può fare. Se non conoscessi Max sarei preoccupato. Metterà sicuramente le cose a posto trovando il giusto assetto di squadra”.

     SU CR7 – “Se trovi l’assetto difensivo valido, con Ronaldo parti da 1-0. L’importante è essere strutturati e avere idee chiare. Per quello ho citato Vlahovic come regalo: non è Benzema, ma è giovane, può imparare e sarebbe ottimo con Ronaldo. Per il ruolo di partner sarà una bella lotta, anche se Morata mi sembra un po’ involuto: fa più movimento, ma è meno freddo in area rispetto a quando arrivò la prima volta. Comunque, Max una volta si inventò il 4-2... e quello che succede succede. Può inventarsi di nuovo qualcosa, ma prima deve trovare l’assetto difensivo”.

    SU CHIESA – “Importante. Consideravo la spesa per lui eccessiva, visto che la Juve aveva già attaccanti esterni e aveva bisogno di un centrale difensivo di sinistra. Invece ha fatto un ottimo finale di campionato e un bellissimo europeo. E ha ancora margini di miglioramento, anche se dovrebbe essere meno plateale in certe cadute e certe proteste”.

    SULLO SCUDETTO – “La Juve è in prima fila da sola, dopo che l’Inter ha ceduto Lukaku. Delle altre il Napoli secondo me è il più pronto a lottare. In Champions Max ha sempre fatto bene: arrivare tra le prime quattro sarebbe già da fenomeni, poi tutto può succedere”. 
     

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