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  • Galatasaray, i tre motivi che hanno portato all'acquisto di Osimhen dal Napoli

    Galatasaray, i tre motivi che hanno portato all'acquisto di Osimhen dal Napoli

    • Gabriele Stragapede
    Un colpo di scena dell’ultimo minuto, un botto di mercato che ha concluso una delle telenovele estive che maggiormente hanno attirato l’interesse degli addetti ai lavori: Victor Osimhen lascia momentaneamente il Napoli e si accasa in Turchia, al Galatasaray. Nelle ultime ore, infatti, si è conclusa la trattativa con il club turco, che ha chiesto il calciatore nigeriano con la formula del prestito. Una mossa che ha liberato Aurelio De Laurentiis del peso contrattuale del centravanti nigeriano, dopo la mancata cessione in Arabia Saudita – che hanno dirottato la propria attenzione poi su Ivan Toney – e l’intesa non trovata con il Chelsea. Una trattativa rapida, immediata che ha visto il Gala prendere in prestito Osimhen a costo zero, pagando però l’intero stipendio da 11 milioni di euro netti.

    Una soluzione temporanea per risolvere un’importante problematica di spogliatoio – Osimhen non faceva parte dei piani tecnici e del progetto societario partenopeo - e risparmiare, almeno per il corso della prossima stagione, su un ingaggio che al lordo peserà per circa 22 milioni di euro. Sono tanti gli aspetti che andrebbero sottolineati in questa vicenda: dalla decisione di De Laurentiis di accettare la condizione di cambiamento della clausola (passando per l’inserimento di una nuova valida per gennaio), dal prolungamento dell’accordo in auge con gli azzurri dal 2026 al 2027, sino alla mancata accettazione di altre offerte maggiormente redditizie dal punto di vista economico.

    Ma, in realtà, c’è un altra sfumatura che può essere inquadrata sotto un’altra luce: com’è arrivato il Galatasaray ad acquistare il nigeriano? Questa sfumatura si può intravedere sotto diversi e vari punti luce, ognuno illuminante e fondamentale a suo modo per inquadrare la scelta da parte della società turca.

    Partiamo dall’aspetto più ovvio. Chiuso il calciomercato nei top 5 campionati del Vecchio Continente, archiviata la sessione di trattative anche in Arabia Saudita, l’ormai ex numero 9 del Napoli si è ritrovato in una situazione di limbo preoccupante: rimanere fuori rosa nel capoluogo campano – con la conseguenze che ne derivano, rispettando solamente gli impegni della propria Nazionale – o accettare una destinazione diversa rispetto alle iniziali aspettative dello stesso ex Lille e del suo entourage. In tale contesto, si è inserito un club storico come il Galatasaray che si è fatto trovare pronto ed abile a sfruttare le condizioni vantaggiose poste in essere dal Napoli, chiamato a liberarsi, forzatamente, del suo pesante ingaggio, dando maggior respiro alle proprie finanze. Un prestito che ha fatto contenti tutti, quindi, dai partenopei ai turchi che si sono regalati una punta da 76 reti e 18 assist nella sua avventura in terra campana.

    Punto due: l’ambizione. Se ti chiami Galatasaray, è la normalità vivere per vincere – anno dopo anno – la Super Lig. Specialmente se in campionato hai trionfato negli ultimi due anni e l’ultimo torneo l’hai vinto con la bellezza di 102 punti conquistati, frutto di 33 successi, 3 pareggi e solo 2 sconfitte. In una stagione che ti ha già visto eliminato, ai turni preliminari, dalla Champions League e che ti vedrà, dunque, impegnato nella seconda coppa europea per importanza, è necessario investire nuove risorse nella squadra, dare una ventata d’aria fresca e portare elementi di livello internazionale che possano mantenere alti sia lo standard qualitativo sia gli stimoli. L’appagamento, la cosiddetta pancia piena è una sensazione da combattere sin dai suoi primi segnali. L’ambizione, dal canto suo, invece, va coltivata, soddisfatta e in questo senso si inserisce l’arrivo di Osimhen e un mercato che vuole regalare altri colpi ad effetto sino al 13 settembre (data di chiusura) come Adrien Rabiot (svincolato) o Filip Kostic, esubero della Juventus non inserito nella lista per la corrente edizione della Champions League.

    Punto tre: Icardi. Partiamo dal fatto certo: l’ex capitano dell’Inter ha accusato uno stiramento di secondo grado (stiramento, emorragia e strappo parziale) del gruppo muscolare superiore della schiena destra. Un problema patito nel match disputato contro l'Adana Demispor, poi demolita 5-1 dai giallorossi, uno stop che costringerà l’argentino a stare ai box per almeno 3 settimane, se non per più di un mese. Un’assenza che, nel corso del prossimo periodo, sarà colmata proprio da Victor Osimhen, almeno sino a gennaio (data la presenza della clausola che potrebbe permettere al nigeriano di partire, in caso di offerta da parte di un top club). Ma, in realtà, il piano di Okan Buruk è quello di far convivere i due bomber. Infatti, è presente anche una motivazione tattica che ha portato all’acquisto di Osimhen. La volontà del club è quello di passare al 3-5-2, variando dal classico modulo (ovvero il 4-2-3-1) che ha contraddistinto il recente periodo del Gala. Il 3-5-2 permetterebbe di schierare il nigeriano in coppia proprio con l’argentino, portando il potenziale offensivo dei turchi alle stelle. Per una scelta, per un’ambizione, per un’occasione irripetibile: Osimhen è pronto a farsi amare dal Galatasaray.

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    Commenti

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    ReMindHer73
    ReMindHer73

    Ma sbaglio o non l’hanno comprato…nemmeno i titoli riescono a scrivere bene questi inetti???

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