Gagliardini, l'Inter, le vere cifre e gli sms all'agente: quando sul pullman...
LA TUTA E LA GIOIA - Roberto reagisce con maturità. Sorrisi disincantati, tranquillità, gioia genuina. Questo è Gaglia, un bravo ragazzo prima che un ottimo talento, altro fattore che ha spinto l'Inter ad investire pesantemente su di lui nonostante una concorrenza più che agguerrita. Un vero e proprio assalto pur di averlo subito, quel prestito con diritto di riscatto sistemato in gran segreto tra Percassi e Zhang jr nel cuore di Milano, sede nerazzurra, con tanto di promesse: a risentirci, si è aperto un nuovo canale tra l'Inter cinese e l'Atalanta italiana. Bergamasca, se possibile; come Gagliardini, figlio di una città che sforna talenti. Lo scambio di sms con Riso nel pomeriggio di fuoco (e di neve, ma non troppa) è continuo. Uno degli ultimi fa sorridere: "Cosa faccio, vado a Milano con la tuta dell'Atalanta?", la domanda è lecita e i sorrisi dei compagni pure. Non lo mollano un attimo: sa farsi voler bene.
LE VERE CIFRE - Roberto arriva in tarda serata, ha fatto il giro del Nord Italia in tre ore ma è felice come un bambino. L'Inter è il sogno che si avvera, non è stata facile. E c'è anche da fare chiarezza sulle reali cifre di questa operazione chiusa tra i due club: l'Inter verserà 2 milioni di prestito all'Atalanta, mentre i 20 milioni di diritto di riscatto - su cui sono state date garanzie a Percassi, dunque come fosse un obbligo rinviato - verranno versati in diverse rate. Così come quei bonus legati alle presenze del giocatore e agli obiettivi di squadra e non supereranno i 3 milioni di euro, così l'affare Gagliardini costerà al massimo 25 milioni qualora tutti i bonus venissero attivati. Roberto alle cifre non pensa neanche, sa quanto è importante isolarsi. Salutare la sua Bergamo, la sua Dea e dare subito tutto per l'Inter. Come se quel viaggio in pullman non fosse finito mai, gli incroci del mercato invece per Gagliardini stavolta sono veramente finiti.