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    Gabrielli: il nemico dei tifosi di Roma e Lazio Capo della Polizia. Le reazioni

    Gabrielli: il nemico dei tifosi di Roma e Lazio Capo della Polizia. Le reazioni

    Una notizia che era già nell'aria ma che, per i tifosi di Roma e Lazio, ha quasi il sapore della beffa. Franco Gabrielli, il prefetto di Roma che ha imposto le barriere all'interno delle curve dello Stadio Olimpico, è stato nominato capo della Polizia al posto di Alessandro Pansa. In attesa di conoscere il nome del nuovo prefetto - Matteo Renzi ha detto che sarà rivelato "nelle prossime settimane" - bisogna dunque registrare l'ascesa dell'uomo che ha "dichiarato guerra" alle curve giallorosse e biancocelesti. 

    QUALE FUTURO? - Proprio nelle ore in cui la Roma ha lanciato la nuova campagna abbonamenti, con gli ultras chiamati a rinnovare entro fine maggio dopo un anno nel quale hanno preferito disertare lo stadio in risposta alle norme introdotte dall'ormai ex prefetto cittadino, la nomina di Gabrielli come capo della Polizia potrebbe addirittura inasprire un braccio di ferro che, sin qui, ha visto il cuore pulsante del tifo giallorosso rimanere ai margini pur di non accettare il provvedimento delle barriere. Una situazione che rischia di ripetersi solo in parte nella prossima stagione, visto che i gruppi organizzati non sembrano più essere d'accordo sulla protesta

    I COMUNICATI: CHI RESTA FUORI... - C'è un fronte che resiste, ed è quello del "gruppo ROMA", che in un comunicato manifesta l'idea di rimanere ai margini dello stadio. 
    "Siamo noi i ragazzi della parte bassa della curva, quei ragazzi che portano avanti lo striscione ROMA. Non ci arroghiamo il diritto di parlare per tutti ma diamo voce a tutte quelle persone che fino ad oggi ci hanno seguito ed hanno portato avanti in modo esemplare questa pacifica e civile protesta. [...] La coerenza per noi è importante. Le barriere purtroppo sono ancora lì, è concreto e reale il rischio per quei ragazzi che hanno già preso una multa per Roma-Juve di prenderne una seconda e quindi di venire diffidati. La polizia in curva ancora c'è, l'arroganza di un sistema marcio e corrotto non si è affievolita ma resta indifferente ed indolente. Ed è per tutto questo che decidiamo di non entrare, di rimanere ancora una volta fuori da questo sistema che non ci rappresenta. A malincuore, ancora una volta, scegliamo la strada più difficile, la strada che ci fa rimanere ancora lontani dal nostro cuore che è rimasto in quella curva. Non è il momento di scendere a patti con nessuno, a testa alta portiamo avanti il nostro credo.
    Noi non entriamo. Noi non cediamo. Noi non arretriamo. Noi rimarremo fieramente fuori per la nostra storia. Noi tutti siamo ROMA! Curva Sud fino alla fine! La Vera Maggioranza dei gruppi della Sud".

    ...E CHI TORNERA' - Diverso invece il parere di altri gruppi, che si apprestano a rientrare in curva per la sfida con il Chievo. Quella che, almeno fino a un paio di settimane fa, sembrava poter essere l'ultima uscita casalinga di Francesco Totti. Ora il rinnovo sembra vicino ma qualche gruppo dovrebbe comunque presentarsi in curva, come si legge sulla pagina social "Questa curva non si divide". "A Roma-Chievo una parte dei gruppi organizzati della Curva Sud, tornerà sugli spalti. In silenzio, molto probabilmente, perchè la ferita delle barriere è ancora li, sanguinante e dolente. Ma si è deciso di rientrare per l'ultima in casa, come si era deciso di uscire dopo la prima contro la Juve. Non è un semplice piegare la testa a chicchessia. Ma è un gesto plastico, concreto, reale che dimostra che chi ha torto,ed ha sempre avuto torto sulla questione è una parte ben precisa: chi le barriere le ha pensate e installate. [...] A Roma-Chievo ci sarà nuovamente questa presenza, quella gente, quelle anime che hanno vagato afflitte per una intera stagione, ma che non si sono mai scostate di un millimetro nella dimostrazione della passione e della coerenza nella manifestazione civile e democratica di una legittima protesta. Non servivano e non sono mai servite "prove". Anzi, c'è di più: è già certo che, barriere o non barriere, il prossimo anno i Fedayn e gli altri gruppi che seguiranno questa decisione, torneranno a ripopolare la Curva Sud, abbonandosi nuovamente".

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