Gabigol, ecco il vero piano della Juve
PRIMA OFFERTA RIFIUTATA - La prima offerta bianconera è stata consegnata nei giorni scorsi e ribadita alla presenza dei dirigenti del Santos, del presidente Modesto Roma e degli agenti che detengono una percentuale del cartellino di Gabigol. Da parte di tutti, un no secco: 18 milioni bonus compresi non bastano a convincere né la società, né chi detiene il resto della proprietà del cartellino. Questo l’avviso alla Juve che ha sondato il terreno seriamente ormai giorni fa. E anche il papà del ragazzo, Valdomir – che ha voce in capitolo perché proprietario di una percentuale oltre che genitore – ha ritenuto la proposta non soddisfacente. Finisce qui? Macché: il Santos ha alzato un muro alto, non ancora insormontabile.
IL PIANO JUVENTUS - La Juventus sta mantenendo attivissimi i contatti con Wagner Ribeiro, agente di Gabigol, così come con la Doyen, unica parte a fare intermediazione. E ad agosto inoltrato può tornare alla carica. Perché il Santos prima delle Olimpiadi non vuole vendere il suo attaccante, spera in una valutazione che salga, il desiderio è di creare un’asta. La Juve aspetta e resta in silenzio, sa di avere il potere economico per fare l’operazione a cifre più alto ma deve valutare se può davvero valerne la pena. Dipenderà da Zaza e da altri fattori, come la resistenza del Santos e la reale concorrenza. Perché Marotta e Paratici sanno che con 25 milioni si può accontentare tutti e chiudere, il papà di Gabigol è un alleato che spinge per l’Europa subito, la Juve ha la situazione sotto controllo. Dovrà scegliere come muoversi, senza fretta e rispettando le mosse del Santos. Con la pazienza che avrà comunque un limite rispetto alle alte richieste di tutte le parti coinvolte. Insomma, per Gabigol in bianconero non è affare fatto come annunciano in Brasile. Ma neanche un’operazione morta con l’affare Higuain. Anzi…