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Gabbiadini: 'Mi manca l'Italia, obiettivo Mondiale. Su Higuain e Mertens...'
Come si trova in Inghilterra a livello di città e di squadra?
“Bene, i compagni sono eccezionali e il posto è tranquillo. I tifosi del Southampton ti lasciano vivere bene”.
Cosa le manca dell'Italia?
“La mia casa. C'è la lontananza, però è anche vero che ormai le distanze si annullato in tanti modi”.
Com'è calcio inglese?
“Proprio come me l'aspettavo. C'è serenità, il calcio per loro è vivere enjoy, come dicono. Per un attaccante ci sono più occasioni, magari è un po' più difficile per i difensori”.
Cambia il modo di allenarsi e di giocare per un attaccante italiano?
“Dipende dall'allenatore. Di sicuro si pensa maggiormente all'intensità rispetto alla tattica”.
Conte ha fatto un'impresa con il Chelsea?
“Ha fatto davvero cose straordinarie con un'impronta che s'è vista chiaramente. Un ottimo lavoro il suo, premiato con il titolo strameritato”
Vi aspetta mercoledì il recupero con il Manchester United che avete affrontato in finale di Coppa di Lega a Wembley perdendo 3-2 in una gara decisa da Ibrahimovic con una sua doppietta, un gol annullato e i complimenti per lei da parte di Mourinho. Cosa le è rimasto di quella partita pensando anche all'appuntamento di mercoledì?
“Il rammarico di aver perso una finale dopo aver dato tutto, con qualche episodio sfortunato come un palo e un mio gol annullato ingiustamente. E' stata un'emozione forte giocare a Wembley davanti a 90mila spettatori. Le parole di Mourinho mi hanno fatto piacere”.
E' già proiettato alla prossima stagione per giocarsi la maglia azzurra ai Mondiali?
“Ho avuto la fortuna di disputare l'Europeo con l'Under 21 e adesso mi pongo l'obiettivo di andare in Russia con la Nazionale maggiore. Dico grazie a Ventura che mi ha sempre tenuto in considerazione anche quando giocavo poco a Napoli. Mi ha chiamato e io ho sempre cercato di ripagare la fiducia”.
La Juve può riuscire nel Triplete?
“Sì, è bene organizzata e ha i campioni. Ha perso con la Roma che ha giocato bene in uno stadio pieno ed è pur sempre seconda. I bianconeri hanno comunque due partite per vincere lo scudetto”.
Visto da lontano, chi è l'attaccante più forte oggi nel campionato italiano?
“Ce ne sono diversi. Ho giocato con Higuain e Mertens che ho trovato fortissimi. Hanno grandi qualità, essendo diversi l'uno dall'altro”.
L'uomo-Juve chi è per Gabbiadini?
“Mi piace Mandzukic che si è messo a disposizione rivelandosi prezioso pur senza fare tanti gol. Senza di lui la Juve perde qualcosa”.