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    Gabbiadini santo subito: Napoli lo rimpiange, Ventura ci pensa

    Gabbiadini santo subito: Napoli lo rimpiange, Ventura ci pensa

    • Federico Zanon
    Tre partite cinque gol. Due di questi al Manchester United, nel magico Wembley, nella finale di League Cup. Due reti splendide, da attaccante vero, che non sono bastate al Southampton per battere Mourinho e alzare al Coppa, ma sono servite a ribadire un concetto che qualcuno ha frettolosamente dimenticato: Gabbiadini è un patrimonio del calcio italiano. Mai scelta fu azzeccata per Gabbia, che dopo un anno e mezzo di panchina ha scelto di lasciare il Napoli e la Serie A e di emigrare in Inghilterra, dove ha ritrovato il piacere di giocare a calcio. E dove, quel calcio, è tornato a disegnarlo.

    A NEW SAINT - Cercato, trattato, voluto fortemente, Gabbiadini è stato catapultato senza troppi "deve ambientarsi" nella realtà Southampton, con il quale è stato amore a prima vista. Il suo è stato un impatto devastante: a segno contro il West Ham, doppietta al Sunderland, due reti al Manchester United (più un gol annullato). Mica male per uno che in sei mesi aveva giocato solo 775'. Una volta arrivato sulla Manica Gabbiadini non ha avuto nemmeno il tempo di cercarsi una casa, è stato inglobato dall'ambiente dei Saints (letteralmente i Santi), ne è diventato parte, l'ha sentito subito suo, è entrato nei meccanismi di Puel con una facilità disarmante. Ha trovato la fiducia che cercava, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Qualcuno ora, a Napoli, lo rimpiange, forse un Gabbiadini così avrebbe fatto comodo, forse valeva la pena puntare di lui. Ventura, intanto, continua a seguirlo. E pensa di chiamarlo per la sfida decisiva nella corsa a Russia 2018 contro l'Albania, a fine marzo a Palermo.

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