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Gabbiadini: 'Il nuovo ruolo, gli infortuni e la Nazionale. Spero in una chiamata di Mancini'
RUOLO - "Il mister mi chiede di disturbare il play avversario: l’ho fatto contro la Fiorentina e contro il Genoa. Mi piace sacrificarmi per la squadra, partire leggermente arretrato guardando la porta, correre avanti e indietro. A Firenze ho percorso 11,5 km. Cerco sempre di pensare positivo: il modulo è relativo, conta come interpreti la partita".
OBIETTIVI - "Stare bene fisicamente e giocare con continuità. Il resto, poi, viene da sé, come dimostra l’ultimo periodo. Nazionale? Passa tutto attraverso il rendimento con il club. Io la maglia azzurra l’ho già indossata, è stato un onore e ci tengo tantissimo. Negli ultimi anni non sono andato bene ed era giusto che non fossi convocato. Ma io spero sempre nella chiamata e farò di tutto con la Sampdoria per meritarla".
30 ANNI - "Il 30 è un numero: bello, tondo, ma sempre un numero. Io adesso mi sento bene e ho tanta voglia di giocare. Sto trovando la migliore condizione. Purtroppo l’anno scorso sono stato fuori a lungo per un infortunio e in questa stagione avevo iniziato bene contro il Milan, ma proprio in quella gara mi sono fermato di nuovo e ho perso un paio di mesi. Adesso ci sono. E nello spogliatoio cerco di dare l’esempio con i fatti: sono uno di poche parole, quindi penso ad allenarmi bene e non mi lamento se sto fuori. Il comportamento è importante".