Futuro Lecce:|Si va verso l'autogestione
Due settimane. Tanto è passato dall'irrevocabile decisione della famiglia Semeraro di uscire dal calcio dopo sedici anni e mettere in vendita l'intero pacchetto azionario dell'US Lecce.
Qualcosa in questo lasso di tempo tuttavia si è mosso fino a creare una condizione accettabile per poter nel breve termine garantire un futuro societario in attesa della tanto auspicata svolta. Dal 23 maggio scorso, giorno del definitivo disimpegno dei Semeraro, ad oggi, si sono rivelate infondate le voci di una cordata formata da imprenditori del Nord-Est con alle spalle un importante istituto di credito (Veneto Banca) pronto a rilevare le quote del club. Stesso discorso per Benetton e Generali, con i vertici aziendali dei due colossi che non hanno manifestato alcun interesse ad avventurarsi in investimenti a sfondo sportivo per di più al Sud. Le stesse intenzioni le ha maturate Geox, marchio leader nel settore delle calzature.
La smentita di un probabile intervento per salvare le sorti del calcio a Lecce l'ha fatta in questo caso il numero uno del gruppo industriale veneto, Mario Moretti Polegato, sulle colonne del nostro giornale: "Non abbiamo mai contattato il Lecce anche perché non ero neppure a conoscenza che il pacchetto di maggioranza della società salentina fosse in vendita". Si è trattato in definitiva di prendere atto di una nuova serie di rinunce alle quali il club di via Templari aveva da tempo fatto il callo. Anche per questo, e considerate le oggettive difficoltà, l'attuale dirigenza ha deciso di conferire all'istituto bancario Unicredit il mandato di vendita di tutte le sue quote. Unicredit già dallo scorso fine settimana ha iniziato a sondare il mercato nazionale ed internazionale alla ricerca di potenziali acquirenti, ponendosi come intermediario fra l'US Lecce con il suo referente Mario Moroni e i possibili acquirenti. Al "Sole 24 Ore" Giovanni Semeraro ha affermato che "il prezzo di cessione sarà stabilito con Unicredit sulla base del bilancio e di altri elementi e sarà al lordo dei debiti, che non sono molti, 7-8 milioni".
L'operazione resta complicata, d'incoraggiante c'è che l'unico precedente (il passaggio della Roma agli americani) è andato a buon fine. O almeno sembra. Intanto da oggi inizia il conto alla rovescia per il varo dell'autogestione finanziaria che potrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore con una conferenza stampa. Sarà reso noto il nome del professionista che traghetterà il club in questa delicata fase (Fenucci?), che avrà potere di firma e la responsabilità della gestione sia tecnica che finanziaria. Da questo punto di vista giugno è il mese delle scadenze improrogabili. Entro giorno 24 c'è l'obbligo di depositare presso la Covisoc la dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della società attestante l'avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti fino al mese di aprile 2011 compreso, ai tesserati, ai dipendenti e ai collaboratori. L'inosservanza di quest'obbligo costituisce illecito disciplinare ed è sanzionata con punti di penalizzazione.
Entro il 30 giugno c'è poi da presentare alla Lega Nazionale Professionisti di serie A la domanda di ammissione al campionato professionistico 2011-2012 e depositare, ancora presso la Covisoc, la copia del bilancio d'esercizio al 30 giugno 2010. Tutti adempimenti che impongono al Lecce di dotarsi quanto prima di un'efficiente struttura societaria.