Futuro Leao, le risposte di Maldini sono molto chiare: entro il giugno 2024 sarà ceduto
Sì, avete letto bene, di “uscita”. Perché, al di là delle dichiarazioni ufficiali e di quello che scrivono i giornali, più o meno imbeccati, purtroppo non sussistono già più le condizioni minime affinchè Leao rimanga al Milan per più di un altro anno e mezzo. La seconda differenza tra il centravanti di origine angolana e gli ex citati è il valore di mercato. Sicuramente perdere a parametro zero i vari Donnarumma, Calhanoglu e Kessiè ha comportato per il Milan un’ingente perdita patrimoniale perché cedere il cartellino di questi tre avrebbe consentito di ricevere indennizzi rilevanti per i rispettivi cartellini. Ma altrettanto sicuramente, per ruolo, età, caratteristiche e margini di ulteriore crescita, perdere a zero Leao sarebbe un sacrilegio economico imperdonabile. L’attuale valore economico di Leao sul mercato è già di gran lunga superiore a quello di Donnarumma, Calhanoglu e Kessiè al momento della partenza. Senza contare che questi tre hanno trovato ingaggio a parametro zero rispettivamente in Ligue 1, Serie A e Liga, mentre il portoghese ha già almeno un paio di pretendenti certe in Premier League, ovvero sia la NBA del calcio. Una squadra come il Chelsea o il Manchester City, giusto per citare le due che hanno manifestamente espresso un interesse per Leao, non avrebbe nessun limite finanziario né nel riconoscere da subito un ingaggio principesco al calciatore né a strapagarne il cartellino a un anno dalla scadenza di contratto.
Per tutte queste ragioni da una parte è inevitabile per il Milan perdere Leao nel giro di 6 mesi dall’altra è molto probabile che questa volta l’addio di un big come il portoghese porti alle casse di via Aldo Rossi un indennizzo davvero corposo. Mi rendo conto che questa sia una magra consolazione per i tifosi del Milan che inizialmente non digerivano l’indolenza di Leao ma che adesso lo considerano giustamente il grande fuoriclasse della rosa a disposizione di Pioli. Bisogna però rendersi conto che purtroppo in questi anni, per i grandi campioni, le squadre della Serie A, non sono più un punto di arrivo ma una tappa di passaggio poiché il loro obiettivo e il loro destino è quello di andare a giocare altrove, in particolare in Premier League. E la stessa sorte toccherà a Leao, per cui il Milan è stata una tappa fondamentale nella crescita dopo Sporting Lisbona e Lille, ma non è e non sarà mai il club che gli consentirà di consacrarsi come un grande campione a livello internazionale, uno da Pallone d’Oro per intendersi. Ergo: non ci aspettiamo che Leao rinnovi il contratto, ma aspettiamoci invece che venga ceduto o a giugno 2023 o addirittura a gennaio. E non c’entra nulla la pendenza legale che il giocatore ha ancora nei confronti dello Sporting: quel risarcimento sarà “rimborsato” in ogni caso dal club inglese che lo acquisterà, sotto forma di bonus di “buona entrata”. Per quanto riguarda il Milan, Maldini e company dovranno essere abili a trovare il “nuovo” Leao pagandone il cartellino con una parte della somma che entrerà nelle casse rossonere grazie alla cessione del portoghese.