Il futuro di Cassano:| E se ritornasse a casa?
Il Bari in fondo alla classifica significa il Bari che culla, giorno dopo giorno, sempre più l'idea di un ritorno - anche se temporaneo - del figliol prodigo Cassano. Nove punti dopo dodici giornate e un sogno che si fa strada: riabbracciare l'ex ragazzo di Barivecchia, offrirgli una sistemazione temporanea, una specie di vacanza dal calcio grande (Roma), grandissimo (Real Madrid) e quasi grande (Sampdoria) della sua carriera. Nell'interesse comune. Una specie di scambio: tu dai a noi la tua classe, i tuoi gol, la tua immagine. Noi diamo a te l'affetto di una città, le chiavi della squadra, un ruolo di primattore assoluto e, soprattutto, la possibilità di giocare non perdendo la Nazionale. A fine anno, le strade si dividono e buona fortuna per i reciproci obiettivi.
Gian Piero Ventura a Cassano metterebbe il tappeto rosso e sarebbe ben felice di gestirlo. Il problema è un altro, ma a quanto pare risolvibile: i rapporti tesi fra Antonio e il presidente del Bari, Vincenzo Matarrese. Ma sono molti in città che si prodigherebbero per l'opera di mediazione che riportasse a casa, anche se per sei mesi, l'ex promessa di Fascetti. Infine, il vile denaro. Bari non potrebbe certo mantenere l'ingaggio sui livelli attuali. A Cassano potrebbe garantire non più di 4-500 mila euro da gennaio a giugno. Sforzo massimo, 600. Ma per tutto questo bisogna arrivare a una rescissione, unilaterale o consensuale: e, ovviamente, nel secondo caso tornano a giocare un ruolo chiave i 5 milioni sì-5 milioni no per il Real.
(Il Secolo XIX)