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    Fulvio Pea a CM: lo scopritore di Destro, Poli, Regini e Obiang presenta il suo nuovo talento, un attaccante del Gambia

    Fulvio Pea a CM: lo scopritore di Destro, Poli, Regini e Obiang presenta il suo nuovo talento, un attaccante del Gambia

    • Angie Borromeo

    Non è solo “l’allenatore”. Fulvio Pea, 46 anni da Casalpusterlengo, è anche tra i migliori scopritori di talenti della nuova generazione nel calcio italiano, avendo raggiunto i più significativi successi della sua carriera  quando ha lavorato nel settore giovanile  della Sampdoria (2007-2009), dove ha vinto tutto: scudetto, coppa e supercoppa primavera, a parte il torneo Viareggio, che invece è riuscito a conquistare alla guida dell’Inter Primavera (2009-2011).  Seguono le ultime due stagioni in serie B, alla guida prima del Padova calcio (2011-2012) e poi del Sassuolo (2012-2013). Il 24 novembre diventa ufficialmente il nuovo allenatore della Juve Stabia, la squadra di calcio di Castellammare di Stabia, in sostituzione dell’esonerato tecnico toscano Pietro Braglia, ritenuto responsabile dell’ultimo posto nella classifica di serie B dopo 15 giornate con sette punti. Ai microfoni di Calciomercato.com, Pea parla del suo presente e del suo recente passato. 

    Con la sconfitta casalinga contro il Trapani, il Presidente Franco Manniello, dopo aver comunicato l’esonero del responsabile tecnico Pietro Braglia, ebbe anche a dichiarare che era consapevole che restava solo un miracolo per salvare la Juve Stabia. Mister Pea, si ritiene l’uomo del miracolo? E cosa l’ha spinta ad accettare una sfida così difficile?

    "Le sfide sono l'energia che accendono le motivazioni. E quindi eccomi qua, a provare ad invertire una rotta, che, ad oggi, sembra impossibile". 

    Dopo tre partite con la sua regia, di cui due perse e una pareggiata, può fare un’analisi sulle condizioni della squadra e in cosa deve migliorare? E, soprattutto, se intende proseguire con il 3-5-2 ritenendolo adatto alla rosa a disposizione.
    "I moduli sono solo numeri che lasciano il tempo che trovano, quello che conta e' l'equilibrio e l'ordine sia nella fase offensiva che in quella difensiva".

    Quanto tempo le occorrerà per lavorare sulle condizioni tecniche e tattiche dei giocatori a sua disposizione e se non sarebbe meglio chiedere rinforzi a Gennaio?

    "L'aspetto tecnico-tattico e'sempre supportato dall'aspetto psicologico. L'autostima cresce durante la ripetizione delle esercitazioni e grazie ai risultati e alle prestazioni positive. E così stiamo facendo grazie alla professionalità dei singoli giocatori". 

    Cosa pensa delle caratteristiche tecniche del giovane attaccante del Gambia Ali Sowe? Come intende utilizzarlo nei suoi moduli?
    "Sowe e' un giovane molto interessante, con grandi qualità, e può giocare davanti in qualsiasi posizione. Ora deve solo lavorare ogni giorno cercando di far tesoro dei consigli che lo staff tecnico e i compagni di squadra più esperti gli suggeriscono".

    Tra i giovani che ha scoperto e cresciuto nelle giovanili della Sampdoria e dell’Inter quale calciatore Le ha dato maggiori soddisfazioni, anche per la carriera che ne è seguita?

    "Tanti, ma davvero tanti. Da Destro, Alibec, Bardi a Poli, Marilungo e Regini o ancora Obiang o Kristicic. Ma sto facendo un torto a Duncan, Crisetig e a Di Gennaro, senza nulla togliere a Caldirola, Stevanovic e Donati". 

    Nei club in cui ha allenato è rimasto non più di una o due stagioni. E’ una casualità o una sua precisa volontà? Cosa la spinge maggiormente a prendere la decisione di lasciare una squadra?
    "E’ sempre stata una scelta molta ponderata, cercata e voluta. Le situazioni nuove sono sempre più intriganti e quindi alzano le motivazioni".

    Mister, lei ha sempre avuto ottimi rapporti con le tifoserie dei club in cui ha allenato. E’ innegabile che, arrivando alla Juve Stabia,  abbia trovato malumori a causa dell’andamento negativo del campionato. Le va di mandare un messaggio ai tifosi?  

    "Io lavoro sempre con passione ed entusiasmo. Spero che questo venga riconosciuto anche dai tifosi di questa mia nuova squadra. Poi credo molto nel lavoro quotidiano e i conti si fanno sempre alla fine". 

    Grazie Mister e Buon lavoro.


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