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Frosinonemania: una notte glaciale riscaldata dai canti del popolo ciociaro
Parliamoci chiaro, la partita è stata bruttina. L’Inter ha riempito lo zaino solo con penna e quaderno. I nerazzurri hanno fatto il compitino: 2+2 fa 4 e non ci piove. Nainggolan, Perisic e Vecino. Tre colpi vista Champions. Al cospetto un Frosinone inferiore tecnicamente e penalizzato da una formazione palesemente errata. Il centrocampo tutto muscoli e rabbia non ha girato. Cassata, oltre il gol, ha combinato ben poco. Valzania ha bisogno di un Viviani o di un Maiello per sprigionare il solito fosforo. Sul tema Ciano apro ufficialmente il mio silenzio stampa, non voglio arrabbiarmi.
Meglio nella ripresa. Ci svegliamo sullo 0-2. Proviamo a risorgere ma testa e gambe non funzionano come domenica scorsa. Troviamo la rete che accorcia il distacco con una commovente perseveranza. Entra Camillo e il cassetto si apre. Vecino tramortisce le residue speranze di strappare punti ad una big.
Ora un giro in Sardegna e poi festival neomelodico con gli azzurri partenopei. Il 26 maggio il circo chiuderà. Divertiamoci con un filo di malinconia.