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    Frosinonemania: resettare e ripartire, ora testa al Verona

    Frosinonemania: resettare e ripartire, ora testa al Verona

    Il 4-0 rimediato ieri sera a "San Siro" è un risultato davvero pesante per il Frosinone. La squadra di Stellone è partita meglio dell'Inter e, dopo pochi minuti, ha sfiorato il vantaggio con un pregevole mancino al volo di Soddimo respinto in grande stile da Handanovic. L'1-0 dei padroni di casa è stato un duro colpo da digerire, i ciociari però sono riusciti a tenere botta. Una prima frazione, dunque, equilibrata, con i giallazzurri che hanno affrontato senza timore un avversario di caratura decisamente superiore. L'avvio di ripresa con il gol di Biabiany ha tagliato le gambe alla formazione canarina, che nell'ultima mezz'ora si è troppo disunita prestando il fianco agli imprendibili Ljajic e Biabiany. Il francese ha letteralmente fatto ammattire il diretto marcatore Crivello grazie alla sua velocità e imprevedibilità. Forse poco aiutato dai compagni, il terzino sinistro ciociaro ha rivisto gli spettri di due settimane fa quando Lazovic lo infilò in occasione dei due gol del Genoa.

    Quello che non è assolutamente piaciuto è stato l'atteggiamento dopo il 2-0 interista. Le pochissime azioni insidiose create negli ultimi trenta minuti sono arrivate su giocate di singoli più che su azioni corali. La squadra canarina ha perso compattezza concedendo parecchi contropiedi ai velocisti nerazzurri, che si sono visti respingere le conclusioni a botta sicura da Diakité, Blanchard e, per due volte, dall'estremo difensore Leali. Di certo non era questa la sfida in cui si poteva pensare di ottenere punti, ma è indubbio che alcuni accorgimenti vadano fatti. Il Frosinone è atteso da un trittico di partite fondamentali per la lotta salvezza. Domenica al "Matusa" arriva il Verona, poi sarà il turno del Chievo e, successivamente, la squadra di Stellone sarà impegnata a Palermo. Tre gare ostiche in cui bisogna evitare passi falsi. Contro l'Hellas l'imperativo è vincere, approfittando del momento di difficoltà della squadra di Mandorlini.
     

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