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    Frosinonemania: lode a Marco Sportiello, il “Vratar” canarino

    Frosinonemania: lode a Marco Sportiello, il “Vratar” canarino

    • Alessandro Iacobelli
    La vita del portiere è una vicenda rischiosa e affascinante. Nella storia il solo Lev Yashin è riuscito a vincere il pallone d’oro. Il calcio oggi è mutato radicalmente, ma il mito dell’estremo difensore rimane sempre intatto e disincantato.  Nella provincia ciociara il Frosinone può godersi il suo “Vratar”. Marco Sportiello ha conquistato la piazza canarina a suon di voli e parate.

    Le reti incassate (25 in 12 giornate) sono decisamente troppi, ma le lacune difensive non si collegano al rendimento dell’ex Atalanta. Sportiello infatti si è disimpegnato egregiamente limitando spesso passivi peggiori con interventi prodigiosi. Paure, errori evidenti e distrazioni di reparto hanno forse offuscato i meriti del buon Marco. 

    Ora però il Frosinone sembra aver rialzato testa, schiena e spalle. I conti cominciano pian piano a quadrare con mister Longo soddisfatto delle recenti prestazioni. L’ultima performance con la Fiorentina allo “Stirpe” è la conferma ulteriore dell’affidabilità dimostrata dal portiere nato a Desio. Le risposte sulle conclusioni di Simeone e Biraghi sono il marchio di fabbrica.

    Cresciuto nelle giovanili della Dea, passato per Seregno e Poggibonsi. Transitato anche a Coverciano nel 2016, chiamato dall’ex CT Antonio Conte per uno stage in vista dell’Europeo francese.

    E se Sportiello diventasse il nuovo Zappino? Elevarsi a bandiera simbolica per il sodalizio gialloblu, in un mondo calcistico ormai globalizzato e poco sentimentale. La prossima sfida sarà con il collega nerazzurro Handanovic.  Match tutto da vivere tra “Vratar” dal talento smisurato.

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