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Frosinonemania: le cinque note positive da cui ripartire
Ora passiamo agli aspetti positivi. Anzitutto Camillo Ciano, determinante la scorsa stagione per la promozione in Serie A e dotato di qualità che lo rendono un elemento imprescindibile anche nel massimo campionato. Oltre al palo centrato a inizio match, il fantasista di Marcianise ha sfiorato il gol, sul finire della prima frazione, con la sua specialità, il calcio di punizione. La sfera, però, ha messo i brividi al portiere orobico Gollini spegnendosi soltanto sull'esterno della rete. È apparso molto ispirato, poi, l'islandese Emil Hallfredsson che ha dettato i tempi a centrocampo, facendosi apprezzare sia in fase di rottura del gioco che negli inserimenti offensivi.
Buone le prove di Raman Chibsah, autore di una gara di sostanza, e Marco Sportiello, bravo a tenere a galla i suoi con diversi interventi decisivi. Nel finale c'è stato spazio, inoltre, per il baby scuola Inter Andrea Pinamonti, che ha lavorato per la squadra lasciando intravedere qualità interessanti oltre a tanta voglia di imporsi. Il Frosinone dovrà puntare sulla fame e sulla cattiveria agonistica per centrare risultati positivi fino a che la squadra non raggiungerà il giusto amalgama e una condizione atletica ottimale. Adesso testa alla sfida con il Bologna sul neutro di Torino: il Leone è pronto alla battaglia, con cinque note liete da cui ripartire.