Frosinonemania: i tre moschettieri della difesa affilano le spade per i duelli della salvezza
La ferita delle reti incassate non si è rimarginata, anzi nella notte magica dello “Stirpe” sono arrivate le sberle di Ronaldo e Bernardeschi. E sono 12 in totale. Nella sfida ai marziani però l’atteggiamento dell’intero pacchetto arretrato è parso razionale e positivo. Un corpo unico che si è mosso come doveva, chiudendosi a riccio nei trenta metri a protezione di un sontuoso Sportiello. L’assalto del contingente bianconero, anche se attivato con ritmi blandi, si è inchiodato al casello canarino. Una difesa eroica della propria metà campo durata per ampi tratti e crollata solo al minuto 81 sul pallone sporco giunto sui piedi dell’asso portoghese.
Dalla torre medievale si è alzato il biondo polacco ex Brescia, Spal e Cagliari. 1,94 m per dominare la scena nel gioco aereo. Cuadrado, Alex Sandro e Pjanic hanno continuamente proposto traversoni nell’area locale, scontrandosi però con le incornate del colosso di Poznań. Peculiarità diverse ma ugualmente efficaci per Capuano. Sincero nel mantenere le promesse fatte nelle dichiarazioni della vigilia. Gara diligente e coriacea su Dybala e Mandzukic. Nel primo tempo inoltre si è lanciato per salvare sulla linea il diagonale di CR7.
Discorso simile per Goldaniga che, dettaglio da tenere in seria considerazione, ha preso in diretta consegna il fuoriclasse lusitano. Lo stopper cresciuto nel Palermo, ancor prima nel Pizzighettone, ha ringhiato opportunamente sulle caviglie della stella offuscata dalla discutibile espulsione in Champions League.
Bartosz, Edo e Marco. Tre baldi giovani che non chiedono tanto, solo fiducia a lungo termine. Partendo dall’Olimpico contro una Roma in crisi dopo lo scivolone di Bologna. Il tour de force è appena cominciato, con il Genoa in casa domenica pomeriggio e con il Torino di Mazzarri nell’anticipo serale di venerdì 5 ottobre.
La proroga sta per terminare. Servono punti per non imitare il Benevento della scorsa stagione.