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    Frosinone, la rivincita di Di Francesco: tra intuizione e idea per il futuro

    Frosinone, la rivincita di Di Francesco: tra intuizione e idea per il futuro

    • Marco Demicheli
    Visione e coraggio. Servivano entrambe la scorsa estate, dopo il super campionato di Serie B vinto con Fabio Grosso in panchina, per scegliere Eusebio Di Francesco come allenatore del Frosinone. E forse anche allo stesso tecnico, per accettare la proposta del club del presidente Stirpe. Un'operazione che fin qui sta dando ottimi risultati, punti in classifica e tanti giocatori valorizzati, Matias Soulé su tutti. Con un regista d'eccezione come Guido Angelozzi, il direttore dell'area tecnica del Frosinone che aveva Di Francesco in cima alla lista delle sue idee nel momento in cui ha dovuto scegliere una nuova guida, visti anche gli anni trascorsi insieme al Sassuolo.

    L'IDEA - Quel Sassuolo che era stato il trampolino di lancio per la prima parte della carriera di Difra, che lo ha portato fino a una semifinale di Champions League sulla panchina della Roma. Dopo i giallorossi, una serie di delusioni tra Sampdoria, Cagliari e Verona, in attesa di una nuova opportunità sportiva e umana dove dimostrare di esserci e di volerci essere ancora. Col Frosinone l'accordo è stato di un anno con rinnovo automatico in caso di salvezza, un obiettivo che sembra tutt'altro che impossibile da raggiungere viste le premesse. Se e quando arriverà, Di Francesco e la società si siederanno a un tavolo per parlare con serenità e pianificare insieme il futuro. Anche con la possibilità concreta di altre chiamate, visto l'ottimo lavoro di questi mesi.

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