Frenata Milan, super Catania, disastro arbitrale. La Juve può andare a -2
Un fantastico Catania, all'ottavo risultato utile consecutivo, ha fermato la corsa del Milan, inchiodandolo sul pareggio al termine di una partita bella e combattuta, ancora una volta rovinata dagli errori arbitrali. Bergonzi ha negato un gol regolare ai siciliani mentre i campioni d’Italia recriminano sul gol non gol di Robinho.
Non c’è niente da fare: sino a quando Blatter e Platini si ostineranno a negare l’utilizzo della tecnologia, saremo condanati a convivere con questi scempi. Se nel suo stadio la Juve batterà il Napoli, i bianconeri si porteranno a due punti dalla capolista e le ultime otto gare di campionato si annunciano elettrizzanti.
L’equilibrio del primo tempo era stato rotto dal magico assist di Ibrahimovic per Robinho che ha superato il bravissimo Carrizo, in precedenza autore di due parate decisive e, nel secondo tempo, fantastico sul colpo di testa di Mexes e provvidenziale in altre due circostanze. La successiva traversa di Gomez, però, è stata un avvertimento per il Milan che, in avvio di ripresa, ha ceduto di schianto, letteralmente sovrastato sul piano atletico dalla squadra di Montella, in condizioni fisiche eccezionali.
Nemmeno l’ennesima cantonata arbitrale ha fermato gli scatenati rossazzurri: il gol di Gomez era regolare, ma Bergonzi e i suoi assistenti l’hanno giudicato in fuorigioco. Ancora una volta un campionato bellissimo viene deturpato dall’inettitudine degli uomini di Nicchi & Braschi: senza moviola in campo, siamo votati a queste nefandezze. Il Catania è stato più forte del torto e ha pareggiato il conto con Spolli,imbeccato da Legrottaglie.
A quel punto, il Milan ha barcollato, ma ha resistito ai siciliani. Tanto da illudersi che il guizzo di Robinho fruttasse il raddoppio: dall’alto il pallone respinto da Marchese sembrava avesse oltrepassato la linea di porta; da altre angolazioni, invece, pare non essere entrato completamente nella porta di Carrizo.
La sequenza è da mostrare e rimostrare a Blatter e a tutti i parrucconi della Fifa che da dieci anni si oppongono all’introduzione della tecnologia nel calcio, anche per i sensori che dirimano il rebus gol-non gol.
Nella fase finale della ripresa, il Milan ha rialzato la testa, grazie anche all’ingresso in campo di El Shaarawy che ha impresso velocità e fantasia alla manovra offensiva dei campioni d’Italia. Pronti per il Barcellona, con un Bonera da nazionale nella stessa misura in cui il Catania legittima i suoi sogni europei. I siciliani non sono né un miracolo né il risultato di una fortunata congiuntura astrale, ma il risultato di un lavoro serio, di un’organizzazione modello, di un tecnico e di un gruppo di giocatori davvero di ottimo livello. Complimenti.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com