Redazione Calciomercato
Frattesi, unico muso lungo di un'Inter che vola. Ma Inzaghi non sbaglia nemmeno qui
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È sempre questione di rapporti ed equilibri, anche quando le cose vanno a gonfie vele. Simone Inzaghi è abbastanza esperto per conoscere bene certe dinamiche ed è per questo che, dopo aver finito i cinque cambi, è andato immediatamente a parlare a Davide Frattesi, rimasto amareggiato in panchina. Un sentimento che il centrocampista si sta portando dietro da qualche settimana, figlio di un impiego che a inizio anno sperava potesse essere maggiore. Come spesso accade, il problema sta nelle aspettative. Attese che Inzaghi non ha potuto soddisfare a pieno perché nel reparto di mediana ci sono Barella e Mkhitaryan, difficilmente sostituibili nell’impianto di gioco del tecnico nerazzurro. Ruoli e gerarchie ben definite, chiarissime già questa estate, ma è legittimo ambire alla titolarità, specie se, come Frattesi, lo si fa nel modo giusto: senza polemiche, allenandosi al massimo e rispondendo nel migliore dei modi quando chiamato in causa.
GESTIONE PARSIMONIOSA - Davide non può essere il ritratto della gioia, questo è chiaro. È il titolare della nazionale italiana e si sente forte. Inzaghi non trascura le sue qualità ma per adesso lo sta gestendo con parsimonia, soprattutto in campionato, dove il divario con i titolari è netto: 1446 e 1430 i minuti trascorsi in campo da Mkhitaryan e Barella in Serie A, 603’ quelli di Davide Frattesi, che però risulta essere il centrocampista più utilizzato in Champions, con 305’, contro i 273 dell’armeno e i 267’ del compagno di nazionale. E martedì si potrebbe ripartire proprio da qua, con Frattesi titolare contro la Real Sociedad, sfida che tanto potrebbe dire del futuro europeo dell’Inter, che garantendosi il primo posto (possibile solo vincendo) potrebbe contare su un sorteggio decisamente più favorevole per gli ottavi di finale.
DETTAGLIO INOSSERVATO - Inzaghi non lo ha comunicato con estrema certezza alla stampa ma lo ha fatto capire: martedì toccherà a Frattesi e a lui ha voluto dirglielo subito, quando Inter Udinese non era ancora terminata. Un dettaglio che non poteva passare inosservato e che molto dice sulla gestione del gruppo da parte del tecnico piacentino. Frattesi ha piegato le spalle e ingoiato il boccone, senza tuttavia avvilirsi, anche se è difficile contenere tutta la sua voglia di campo. Martedì avrà la sua chance nella vetrina più affascinante e contro una squadra che si sta dimostrando tra le più interessanti d’Europa. Il futuro è targato Frattesi, il presente richiede pazienza.
GESTIONE PARSIMONIOSA - Davide non può essere il ritratto della gioia, questo è chiaro. È il titolare della nazionale italiana e si sente forte. Inzaghi non trascura le sue qualità ma per adesso lo sta gestendo con parsimonia, soprattutto in campionato, dove il divario con i titolari è netto: 1446 e 1430 i minuti trascorsi in campo da Mkhitaryan e Barella in Serie A, 603’ quelli di Davide Frattesi, che però risulta essere il centrocampista più utilizzato in Champions, con 305’, contro i 273 dell’armeno e i 267’ del compagno di nazionale. E martedì si potrebbe ripartire proprio da qua, con Frattesi titolare contro la Real Sociedad, sfida che tanto potrebbe dire del futuro europeo dell’Inter, che garantendosi il primo posto (possibile solo vincendo) potrebbe contare su un sorteggio decisamente più favorevole per gli ottavi di finale.
DETTAGLIO INOSSERVATO - Inzaghi non lo ha comunicato con estrema certezza alla stampa ma lo ha fatto capire: martedì toccherà a Frattesi e a lui ha voluto dirglielo subito, quando Inter Udinese non era ancora terminata. Un dettaglio che non poteva passare inosservato e che molto dice sulla gestione del gruppo da parte del tecnico piacentino. Frattesi ha piegato le spalle e ingoiato il boccone, senza tuttavia avvilirsi, anche se è difficile contenere tutta la sua voglia di campo. Martedì avrà la sua chance nella vetrina più affascinante e contro una squadra che si sta dimostrando tra le più interessanti d’Europa. Il futuro è targato Frattesi, il presente richiede pazienza.