Il centrocampista dell’Inter Davide Frattesi ha concesso un’intervista alla rivista Undici. Tra i temi affrontati la lunga trattativa che lo ha portato dal Sassuolo in nerazzurro, nonostante gli inserimenti di diversi club italiani, tra cui Milan e Roma: “Io avevo già deciso e credo che l'Inter sia stata la migliore decisione che potessi prendere. Ho trovato un bel gruppo e questo mi aiuta molto e poi se ho scelto questa squadra è per il modo di giocare, un modo che valorizza il mio ruolo”. Sui suoi primi mesi a Milano, nei quali ha dovuto fronteggiare la concorrenza serrata di Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan: “Sono ambizioso, provo a migliorarmi e a giocare confrontandomi con chi è più forte di me. La convinzione di voler arrivare all'Inter, restarci, è talmente grande che mi porta a raggiungere quello che è il livello di questa squadra. Sento di essere cresciuto. San Siro ti mette pressione e ti dà responsabilità, ti rende anche più consapevole di quello che puoi fare in campo e adesso voglio aggiungere qualche altro gol e qualche assist per poter dire di essere arrivato a dare il 100%. Barella e Mkhitaryan sono due esempi, da Miki si può prendere spunto per tutta l'esperienza che ha”.
C'E' SOLO L'INTER - Davide Frattesi, intervistato da Undici, si è poi soffermato sul coronamento del sogno di approdare in una big dopo l’esperienza al Sassuolo: “In passato avevo certe squadre in cui sognavo di giocare, certi campionati con cui desideravo misurarmi. Prima di arrivare all’Inter esistevano questi pensieri, ma ora non più. Non mi aspettavo di trovarmi così bene qui, in campo e fuori dal campo. Il gruppo è straordinario, i tifosi spettacolari. E i risultati stanno arrivando, le cose stanno andando benissimo”.

NON SIAMO IL NAPOLI - Sul primo gol con la maglia dell’Inter, arrivato in un derby e caratterizzato da un’esultanza sfrenata: “Impossibile trattenersi se vinci un derby così”. Infine Frattesi ha detto la sua sulle possibilità in chiave scudetto della formazione allenata da Simone Inzaghi: "Se siamo i più forti in Serie A? Vediamo a maggio. Non vedo una squadra che ammazza il campionato come il Napoli la scorsa stagione, ci sono tre quattro squadre sullo stesso piano a giocarsela. Poi conta anche la profondità della rosa”.