Franco Neri a CM: 'La Juve ci aiuta, ma può fare di più'
Quanto è difficile ma è anche bello allo stesso tempo ogni anno ricordare la figura di suo figlio?
“Difficile tanto perché fa male dentro essere qui e vedere giovani calciatori come era mio figlio, ritrovarsi, proprio nel ricordo di quest’ultimo. Però in un certo modo fa bene a noi perché in questo momento ricordiamo i nostri ragazzi ed aiutiamo altri bambini che hanno bisogno di noi”.
Cosa ricorda di quel giorno terribile in cui ha perso suo figlio?
“Quella serata cerco di cancellarla ma non lo si può fare. Ricordo il mio arrivo all’ospedale Le Molinette di Torino all’una e mezza di notte e poi il resto mi viene difficile raccontarlo. Tuttora non mi sono fatto una ragione di ciò che è successo”.
La Juventus l’ha aiutata nel superare il vostro dramma?
“Il club bianconero ci sta abbastanza aiutando, affiancandoci, però potrebbe fare di più sinceramente. Anche il calcio qualcosa in più potrebbe fare, soprattutto con gesti al di fuori del campo. Ci sono tanti professionisti, di cui non voglio fare i nomi, che nei giorni immediatamente successivi alla morte di mio figlio mi dissero: ‘Noi saremo sempre presenti’ ed invece quelle persone non si sono mai viste”.