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    Francia, Mbappé e Griezmann in campo contro il razzismo e la violenza della polizia

    Francia, Mbappé e Griezmann in campo contro il razzismo e la violenza della polizia

    Campioni in campo, non solo per dare calci a un pallone. I giocatori sono sempre più coinvolti nelle grandi tematiche sociali e in Francia a prendere le redini della protesta contro razzismo e violenza della polizia sono Kylian Mbappé e Antoine Griezmann. L'episodio risale a giovedì 26 novembre, durante un corteo a Parigi ("Marcia della libertà") indetto contro l'articolo 24 della legge sulla 'sicurezza globale', che prevede di limitare la diffusione di foto e video di poliziotti, una manifestazione alla quale hanno preso parte anche diversi rappresentanti di redazioni come Le Monde o Paris Match, che nei giorni scorsi hanno chiesto di ritirare una legge che mette in pericolo la libertà di informazione. Dopo alcuni scontri a Place de la Bastille, lancio di sassi e bottiglie contro i poliziotti che hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni, il misfatto: quattro agenti hanno picchiato un uomo disarmato, immortalati da un video, e sono stati sospesi. "Contro di me insulti razzisti", ha accusato la vittima del pestaggio, il produttore musicale nero Michel Zecler. Il video ha fatto il giro del web e incassato lo sdegno globale, anche quello di Griezmann e Mbappé appunto che hanno dato eco alla vicenda con i loro messaggi: "E' un video inaccettabile, violenze inammissibili" scrive il campione del PSG e della nazionale su Instagram, mostrando il volto ferito di Zecler. Monta la tensione sociale in Francia, contro razzismo e violenza della polizia scendono in campo anche i calciatori.
     

     

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