Francia, Blanc:| 'Razzismo? Tutto falso'
"Questo progetto non esiste, tutto ciò, per quanto mi riguarda, è falso".
Chiamato in causa dal sito Mediapart, che ha annunciato l'esistenza di quote discriminatorie in seno alla federcalcio francese, il ct della Nazionale francese Laurent Blanc ha riunito oggi la stampa per difendersi dalle accuse.
"Il rispetto è una qualità che ho insegnato ai miei figli. Mi fa male che mi rimproverino questo - ha sottolineato Blanc -. E' impossibile inserire delle quote nel calcio. Se qualcuno ha elaborato un tale progetto, bisogna punirlo".
"Tutto è partito da una domanda postami in Spagna. Mi hanno chiesto se Iniesta, Xavi o Messi avrebbero potuto giocare nel calcio francese. Io ho risposto che sarebbe stato piuttosto difficile, perchè i criteri di selezione in Francia sono diversi da quelli spagnoli. Io vorrei soltanto una giusta evoluzione dei criteri - ha spiegato l'ex giocatore di Napoli e Inter - di modo che la qualità atletica non sia più importante di nessun'altro criterio, perchè non formiamo più dei dribblatori".
L'ex difensore dei blues si è detto del tutto estraneo all'idea di attuare una discriminazione razziale: "Se attuando questi criteri, emerge che privilegiamo una razza piuttosto che un'altra, io cado dalle nuvole. Io voglio semplicemente permettere a ciascun giocatore di avere la propria chance e questo non sempre è stato possibile".
Laurent Blanc si è infine espresso su ciò che lui stesso considera un "problema": i giocatori dalla doppia nazionalità. "È proibito parlarne? La nazionalità è qui", ha detto il tecnico, puntando il dito sul cuore. "Non si sceglie in funzione delle opportunità. Bisogna permettere a questi giovani giocatori di fare una scelta, lo so che è difficile. Quando un giocatore che formiamo porta i colori della Francia dai 16 ai 21 anni, io penso che rappresenti la Francia e mi dà fastidio vederlo giocare a 23 anni con un'altra nazionale".