'Ho sempre sostenuto che la politica per la sicurezza allo stadio dev'essere quella del dialogo, del doppio binario, ovvero attenzione massima verso chi vuole rispettare le regole e severità estrema verso chi si pone contro di esse, e quindi è necessario a mio avviso levare tutte le barriere, ovvero ridurre gli ostacoli all'esercizio di quelle attività che devono svolgere le forze di polizia, e a quel diritto di vivere in sicurezza da parte degli ultras, dei tifosi, con la goliardia, l'ironia che caratterizza la curva'. Il prefetto di Pisa Francesco Tagliente è stato il primo, essendo in servizio a Firenze fino a pochi anni fa, a lavorare, attraverso il dialogo con i gruppi organizzati della tifoseria della Fiorentina, per un'evoluzione dello stadio 'Franchi'.

'L'abbattimento delle barriere è il futuro - ha aggiunto Tagliente a margine dell'inaugurazione del nuovo terminal dell'aereoporto di Firenze -. E' necessario valutare di volta in volta se ci sono le condizioni ambientali e strutturali; a Firenze siamo partiti con il piede giusto perché abbiamo tolto le gabbie e le prime barriere, le autorità provinciali ora valuteranno se ci sono le condizioni per procedere ad altri abbattimenti'. Tuttavia alla prefettura a Firenze al momento, nonostante l'o.k. della sovraintendenza all'abbattimento di tutte le barriere dello stadio, non è arrivata alcuna autorizzazione all'inizio dei lavori.

‘La pratica è in istruttoria, è a buon punto. Le premesse sono buone, ci sono le condizioni per fare il passo in avanti per l'abbattimento delle barriere - ha sottolineato il prefetto di Firenze Luigi Varratta -. In Inghilterra e a Torino la sperimentazione su questo argomento è stata positiva, mi auguro che adesso si completi l'istruttoria sull'inizio della procedura di abbattimento, anche perché da parte nostra non può che esserci la volontà di accelerare tale processo e favorire uno stadio Franchi il più possibile accessibile ai tifosi, ai massimi livelli di sicurezza'.