Francesca Brienza: 'Chiesi permesso al mio direttore per uscire con Rudi Garcia, tiferò anche Napoli oltre alla Roma'
"Ho scelto di seguire Rudi, senza mai trascurare me stessa. Ho commentato l'Europa League per una tv francese, spesso lui era in una città e io in un'altra. L'amore è una parte bellissima della vita, ma non ci si annulla. I nostri lavori sono complementari. Giornalista sportiva io e allenatore lui, il calcio ti dà e ti toglie anche tanto. Non esistono compleanni, anniversari, ricorrenze in cui si è sicuri di esserci. Non è facile comprendere certe distanze se non le condividi e se non c'è rispetto, libertà condivisa".
"A Roma tv sono passati tanti mesi prima che accettassi di prendere il primo caffè con lui, sono figlia di un maresciallo della Finanza, cresciuta con regole molto ferree. Per me Rudi era il mister... Poi qualcosa evidentemente è cambiato, ma prima di incontrarlo fuori ho chiesto il permesso al direttore della mia testata. Se a lui avesse dato fastidio, probabilmente non avrei mai accettato quel caffè. Invece mi spiazzò e mi disse che, giustamente, non c'era nulla di male. Ne fui felice. Temevo che il direttore avrebbe potuto dubitare del mio rendimento professionale, non lo avrei tollerato".
"Mi godrò il derby del Sole come lo intendo io: una festa in famiglia. Resto tifosa della Roma, certo, sarebbe strano il contrario, ma negli anni ho seguito con trasporto anche tante squadre per lavoro, che mi ha insegnato a scindere, a gustarmi il bel calcio a prescindere dalla fede, e per vita privata supportando il lavoro del mio compagno. Farò quindi lo stesso con il Napoli e tiferò anche i suoi colori".