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Frabotta: 'Juve, grazie a Sarri e Pirlo. Under 21 da Europeo. Troppi rossi? Metro diverso dal solito. Ronaldo...'
LA JUVE - "Arrivare alla Juve è stato fantastico dopo un percorso pieno di sacrifici. Sono cresciuto nel Savio, società che fa settore giovanile, poi sono andato al Bologna, al Renate, al Pordenone e da lì alla Juventus Under 23. Ora che sono in bianconero capisco che ho ancora tanto da dare".
SARRI E PIRLO - "Sarri mi ha dato la possibilità di esordire con la Roma, la squadra della mia città, ed è stato bellissimo. Pirlo ha continuato a credere in me. Ma la mia storia è solo all’inizio".
L'ANNATA BIANCONERA - "Giocare insieme a grandi campioni non è facile. I ritmi sono alti e ci ho messo un po’ a prendere confidenza con il modo di lavorare. Ho la fortuna di condividere lo spogliatoio con giocatori esperti e vincenti. Mi stanno insegnando tante cose, come il saper reagire alle difficoltà che si presentano".
RONALDO - "Vederlo tutti i giorni ti aiuta a capire cosa significa avere dedizione dentro e fuori dal campo. Gli chiedo consigli e cerco di rubare con gli occhi qualche segreto".
IDOLO - "Fabio Grosso. Ero piccolo quando abbiamo vinto il Mondiale, me lo ricordo bene. Per ogni terzino sinistro lui è un riferimento assoluto".
L'UNDER 21 - "La Spagna è una squadra super organizzata e siamo stati bravi a rimanere uniti. Forse potevamo gestire meglio il pallone e cercare qualche soluzione in più dal basso, invece di mandare la palla alta. Sulla mia fascia c’erano giocatori forti come Puado e Mingueza, ma con Ranieri e Pobega ci siamo organizzati bene. Troppi rossi? Dobbiamo abituarci in fretta al metro di giudizio, è diverso dal solito. Ma non cerchiamo alibi, vogliamo prenderci le nostre responsabilità".