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    Fontana, l'ultimo regista del Napoli a CM: 'Valdifiori e Jorginho? Non ho dubbi su chi sia il migliore'

    Fontana, l'ultimo regista del Napoli a CM: 'Valdifiori e Jorginho? Non ho dubbi su chi sia il migliore'

    Giocatori destinati a diventare allenatori. Già quando calcava il prato verde, con rara eleganza, Gaetano Fontana lasciava intravedere il suo futuro, legato indissolubilmente alla panchina. Una nuova carriera, dopo l’esperienza maturata in campo. Una delle tappe fondamentali a Napoli, nella squadra che avrebbe poi vinto il campionato di serie C. La stessa compagine pronta a inaugurare un nuovo ciclo, a passare dall’internazionalizzazione all’italianizzazione. Una vera e propria svolta, commentata in esclusiva da Fontana per Calciomercato.com.

    Come e dove cambierà il nuovo Napoli?

    “Le novità saranno tante, penso ad esempio allo staff, completamente italiano rispetto al recente passato. Poi il mercato, con l’arrivo di Valdifiori e con tutti altri profili seguiti, come Saponara e Darmian, giocatori italiani e di sicuro affidamento. La scelta non mi sembra causale, c’è la volontà di cambiare registro. Non sono d’accordo con chi parla di passo indietro, l’Inter per anni ha speso fior di milioni investendo all’estero, senza vincere nulla, prima dell’arrivo di Mourinho. Chiaramente occorrerà pazienza, basti pensare che Sarri, con l’Empoli, partì malissimo, eppure la società si schierò dalla sua parte. Le qualità del mister non si discutono ma il club dovrà tutelarlo”.

    Con l’arrivo di Valdifiori e con la conferma di Jorginho, il Napoli si ritrova, sulla carta, con due registi: l’ex Verona potrebbe risultare utile anche da mezzala?

    “Onestamente da interno di centrocampo ce lo vedo poco, a mio avviso non ha il passo per fare un lavoro di quel tipo. Può essere un’ottima alternativa a Valdifiori oppure potrebbe essere proposto da vertice alto, alle spalle delle due punte. Deve però migliorare dal punto di vista tattico. Il suo contributo, nella fase di non possesso, è quasi nullo e dunque con Sarri potrebbe incontrare delle difficoltà”.

    Muterà, inevitabilmente, l’approccio alla fase difensiva: difensori statici e di posizione come Albiol e Britos, potrebbero patire le nuove indicazioni?

    "Sarà fondamentale interiorizzare, nel più breve tempo possibile, i nuovi concetti. Tutti dovranno mettersi a disposizione dell’allenatore, seguire i suoi consigli, senza che ognuno guardi il proprio storico. Vedremo un Napoli innovativo, soprattutto quando la palla ce l’avranno gli avversari”.

    Nel progetto tattico di Sarri, come può essere inquadrato Dries Mertens?
    “Sia lui che Insigne, possono giocare da trequartisti. Il belga ha tutte le qualità per far bene anche da seconda punta. Lo stesso Pucciarelli, nell’Empoli, giocava da falso attaccante, con ottimi risultati. Con Sarri non ci saranno problemi, è un allenatore intelligente e sa adeguarsi alle peculiarità e alle qualità dei calciatori a disposizione”.

    E il ritorno di Reina potrà fungere da incentivo per la riconferma di Higuain?

    “Il Napoli guadagna tantissimo in termini tecnici e caratteriali, l’acquisto di Reina farà bene a tutto il gruppo. Lo scorso anno ho visto un Higuain nervoso, irritato dal non poter competere per grandi traguardi. Un attaccante come lui, vorrebbe giocare la Champions ogni anno, quindi il suo malumore è giustificabile. Il Napoli non gli ha dato questa possibilità e credo che l’arrivo di Reina, da questo punto di vista, possa servire a poco”.

    Giovanni Scotto 


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