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Fonseca si inventa un nuovo Milan e trasforma Gabbia nell'eroe del derby, l'Inter pensa più alla Champions
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L'eroe del derby è Matteo Gabbia. Pensate a quanto sia bello il calcio nella sua imprevedibilità. Ma c'è un motivo se poi la partita finisce con la vittoria del Milan, che spezza finalmente un incantesimo, anzi, una maledizione che durava da tanti anni. E il motivo è che la squadra trova un vigore assoluto ed imprevisto proprio quando sembrava sul punto di cadere. Fonseca sembrava sul punto di cadere. Invece l'allenatore si inventa un sistema di gioco nuovo con due punte, con la sfida all'Inter sul piano del palleggio e anche dell'incisività in attacco.
La partita diventa diversa rispetto a tutti gli altri derby, ma soprattutto diversa a quello che tutti immaginavano. E sembra che il Milan abbia la possibilità di imboccare una strada nuova e finora inesplorata, quella appunto di Abraham e Morata, quella di Leao e Pulisic sulle fasce. Quella di due mediani e di una difesa che sacrifica il giocatore più pagato sul mercato, Pavlovic, per riscoprire questo ragazzo, Gabbia, che poi diventa anche l'eroe del derby.
E così vince il Milan, Fonseca si salva e Inzaghi e l'Inter si interrogano. Su cosa? Due particolari. Il primo, quest'anno questa squadra pensa più alla Champions League che al campionato. Questione di testa. Il secondo: le sostituzioni. Sì, va bene, però togliere tutti assieme i tre centrocampisti non è stata una mossa azzeccata.