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Fonseca: 'Conta la Roma, non il mio futuro. I giovani in Italia? Problema culturale' VIDEO
Paulo Fonseca, allenatore della Roma, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Bologna: "Europa League e Serie A? Sono due competizioni diverse. Come ho detto prima dell'Ajax, siamo sempre stati tra i primi quattro in classifica e dobbiamo dire che ci sono venuti a mancare giocatori importanti e abbiamo perso i primi posti. Il campionato è una competizione lunga, con molte partite, in Europa ci sono match a eliminazione diretta. Questa è la verità, in una competizione lunga si può sbagliare di più e se mancano giocatori è difficile. Nel mio staff un conoscitore del calcio italiano? No, mai".
IL FUTURO - "Il mio futuro non è importante, penso solo al presente. La cosa più è importante la Roma".
PASTORE - "Lui è stato fermo tanto tempo. Ho parlato con lui, deve tornare a giocare al momento giusto. Lui sa quello che penso".
IL CALCIO ITALIANO E I GIOVANI - "Il problema è culturale e di necessità. La Serie A è uno dei più grandi campionati al mondo, mentre in paesi come Olanda e Portogallo non hanno grande potere di acquisto e sono obbligati a puntare sui giovani. Le squadre italiane hanno potere di acquisto, ma qui a Roma abbiamo molti giovani come Kumbulla, Calafiori, Villar".