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Follia in campo: arbitro donna aggredita dal padre di un calciatore per un cartellino giallo
Quella che doveva essere una giornata tranquilla e divertente, all'insegna di sano agonismo e fair-play si è trasformata in uno spettacolo indegno, disgustoso, violento e quanto mai diseducativo nei confronti delle giovani generazioni presenti in campo e fuori. Ad un certo punto della gara in questione, la ragazza, l'unica femmina presente in campo, ammonisce un giocatore. Fin qui, nulla di trascendentale. Se non fosse che dagli spalti hanno incominciato a levarsi insulti di ogni genere da parte di un padre, a causa di quella scellerata e ingiustificabile decisione, a suo avviso così lesiva nei confronti di suo figlio. Ma questo è nulla; al termine della gara l'inferocito papà, approfittando di un momento di pausa dell'arbitro, si è introdotto in un'area vietata a ridosso degli spogliatoi in cui la stessa stava stazionando per sbrigare le formalità con le dirigenze, dapprima insultandola, poi colpendola sbattendole addosso una porta con un calcio. Per la ragazza, immediatamente soccorsa e sotto shock, sono giunti immediati i soccorsi: accompagnata all'ospedale della vicina Città di Castello, è stata immediatamente dimessa con 10 giorni di prognosi. L'aggressore, dal canto suo, ha provato a tagliare la corda, nonostante l'arrivo dei carabinieri: è stato denunciato in giornata dalla 17enne.