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Foggia-Lecco, in B un'impronosticabile: i 'miracoli' di Delio Rossi, Foschi per l'impresa 50 anni dopo
LE OUTSIDER CHE NESSUNO CONSIDERAVA - Pugliesi e lombardi sono arrivate alla fine contro ogni pronostico, superando avversarie più forti, più dotate e più convinte, gettando spesso il cuore oltre all'ostacolo, quando sembrava finita e contro tutto e tutti. Per questo Foggia-Lecco è senza dubbio la finale più giusta e meritata; a volte essere superiori sulla carta non basta, come testimonia la retrocessione in C di Benevento, Spal, Perugia e Brescia, squadre che fino a qualche anno fa militavano in Serie A e che l'anno scorso si sono giocate il playoff promozione in Serie B.
IL FOGGIA DEI MIRACOLI - Clamoroso, incredibile e quasi dettato da fattori divini il percorso del Foggia, che ha vissuto un'annata travagliata con quattro allenatori diversi (Boscaglia, Gallo, Somma e proprio Rossi), che è arrivato quarto nel Girone C dietro a Catanzaro, Crotone e Pescara (due di queste eliminate proprio nei playoff), e che fino all'87' del primo turno contro il Potenza era eliminato. Da lì in poi, qualcosa è scattato nei Satanelli rossoneri, i quali mancano dalla serie cadetta dal 2019: gol di Di Noia da centrocampo e lucani fuori. Poi l'impresa forse più clamorosa: sconfitta per 4-1 nel derby contro il Cerignola all'andata, contestazione dei tifosi e pazzesco 3-0 al ritorno, con due gol nei minuti di recupero, quello di Kontek all'Ave Maria. Anche col Crotone, rimonta in Calabria dallo 0-2 al 2-2, fino ad arrivare a ieri, nella semifinale contro il ben più completo Pescara dell'ex Zeman: gol del pari al 98' dopo un'intuizione geniale di Delio Rossi che inserisce Markic al 97' per allungare il recupero, con Rizzo che segna l'1-1 e lo stesso difensore bosniaco che sigla il 2-2 di testa al 115', prima del glorioso epilogo ai calci di rigore, con due errori nei primi tre e l'ennesima rimonta dal dischetto. Foggia miracoloso, con nove vite e un cuore enorme: in Abruzzo stavano già analizzando il Cesena, futura rivale in finale a detta dei pescaresi, ma qualcosa è andato storto. Riepilogo: gol all’87’ col Potenza, al 93’ e 96’ col Cerignola, all’85’ contro il Crotone e al 97’ e 114’ col Pescara. Cose mai viste,
IL LECCO PER L'IMPRESA 50 ANNI DOPO - Non ci saranno nemmeno i romagnoli a giocarsi la Serie B. Eliminato l'Ancona nel primo turno, il Lecco dell'ottimo Foschi ha compiuto la seconda rimonta di fila, da sfavorito: dopo essere andato a vincere per 3-1 sul campo del Pordenone, in seguito al ko dell'andata, con due gol tra l'84' e l'88', ieri il club del presidente Di Nunno, sconfitto in casa sabato sera, si è ripetuto, ribaltando la contesa col Cesena, grazie allo 0-1 del'Orogel Stadium, firmato dall'ex romagnolo Buso, e alla vittoria dal dischetto, complice l'errore di Mustacchio. L'allenatore si è tolto poi qualche sassolino dalla scarpa: "Qui c’è la grande volontà di voler emergere: c’è anche il Lecco nei playoff e magari se ne accorgeranno in tanti, visto che si è festeggiato ai sorteggi. Foggia? Hanno stupito anche loro, andremo a batterci come sempre. È l’ultimo gradino per entrare definitivamente nella storia. Ce la godiamo e sabato iniziamo a lavorare". Già, la storia: i lombardi mancano dalla Serie B da 50 anni, ultima stagione nel 1972, e dalla A addirittura dal 1966. Rossi contro Foschi, Dalmasso contro Melgrati, Ogunseye contro Giudici e molto altro ancora: chiunque vincerà, avrà vinto la migliore.
@AleDigio89