Foggia choc:|Picchiato il portiere!
Il portiere del Foggia (Lega Pro, prima divisione) Paolo Ginestra è stato aggredito in occasione dell'allenamento della squadra rossonera sul campo di Ordona. Secondo una prima ricostruzione dei fatti l'estremo difensore sarebbe stato avvicinato da un gruppo di persone che lo hanno colpito con calci e pugni. Soccorso dai compagni di squadra Ginestra è stato trasportato al pronto soccorso riportando alcune contusioni. Il giocatore, dopo la sconfitta di sabato scorso ad opera della Tritium, aveva manifestato il suo disappunto per il clima ostile che si era venuto a creare attorno alla squadra per via delle contestazioni dei tifosi rivolte più che altro alla società del patron Casillo.
CONDIZIONI — Le condizioni di Ginestra non sono preoccupanti: il calciatore, secondo i medici, guarirà in una decina di giorni. Dopo essere stato medicato, ha lasciato l'ospedale. L'aggressione - a quanto si apprende - sarebbe avvenuta da parte di una quarantina di persone, entrati in campo con l'intenzione di parlare con i giocatori. Appena hanno visto Ginestra, però, si sono diretti contro di lui e lo hanno aggredito. Negli ambienti societari l'aggressione viene messa in relazione con le dichiarazioni fatte da Ginestra tre giorni fa, il 25 febbraio, subito dopo la sconfitta subita in casa dal Tritium (0-1), per lamentarsi del clima creato dalla tifoseria a causa della serie di sconfitte subite dalla squadra da circa un mese. "È vergognoso - aveva detto Ginestra - il clima che ultimamente si viene a creare allo Zaccheria. Si pensa più a contestare la società che sostenere noi in campo, non sembra di giocare in casa e chi non ha esperienza alla fine ne soffre. La partita? Brutta, ma le responsabilità della sconfitta sono esclusivamente mie".
"SCONVOLTO" — "Sto tornando a casa a Pesaro perché sono sconvolto, sto andando dalla mia fidanzata e dalla mia famiglia. Ho chiesto tre giorni per riflettere se andare avanti oppure no", le parole di Paolo Ginestra a Sky Sport 24. "Se il calcio è questo bisogna vergognarsi tutti - continua - a 33 anni una cosa del genere ti cambia la vita, non so se ne vale la pena. Le mie colpe? Domenica dopo la partita ho chiesto ai tifosi di starci vicini, perché da settimane ci insultavano e minacciavano. Capisco che vivono in una situazione difficile, che la situazione di classifica è brutta, ma questo non basta a giustificare certe cose. Io poi avevo solo detto di starci vicini. Sono sconvolto, quando ti trovi 30 persone allo stadio che vengono per picchiarti non è una cosa bella. Adesso per un periodo staccherò, nè parlerò col mister e con la società. Io vengo dalla strada, conosco la sofferenza, ma quando si arriva a questi episodi c'è da pensare. Già il nostro calcio ha dei problemi se poi si aggiungono queste cose". Sulle sue condizioni dopo l'aggressione Ginestra dice: "Mi hanno dato dieci giorni di riposo, ho riportato un piccolo problema alla retina, un piccolo taglietto e per quel che riguarda lo zigomo farò una tac domani. Farò denuncia? Ho preso un po' di tempo, perché qui bisogna anche stare attenti. Capisco che a Foggia non c'è lavoro, non ci sono tante cose, ma questo non giustifica quello che hanno fatto oggi. Lo stipendio? A volte è arrivato puntuale, altre no, il calcio di Lega Pro non è quello di serie A".