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    L'antidivo Foden vale più di 500 milioni: i meriti di Guardiola dietro all'Iniesta inglese

    L'antidivo Foden vale più di 500 milioni: i meriti di Guardiola dietro all'Iniesta inglese

    • Federico Zanon
    Piedi fatati, testa sulle spalle. In poche parole Phil Foden. Il centrocampista classe 2000, che si è preso la scena nel 4-1 di Anfiled con il Liverpool, è l'uomo in più di un Manchester City che in Inghilterra guarda tutti dall'alto in basso. Centrocampista, ma anche esterno d'attacco e falso nueve, perché per Guardiola, si sa, non contano i ruoli, ma la copertura degli spazi. Da questo punto di vista il ragazzo di Stockport, negli ultimi 18 mesi ha fatto passi da gigante. Con Pep ha capito come mettere il suo talento al servizio della squadra, a non sprecarlo nel corso della partita. Leggerla, ancora prima di giocarla, di viverla, perché nel calcio moderno bisogna soprattutto arrivare prima. Non solo sul pallone.
     
     
    500 MILIONI - Foden ha solo 20 anni, è ancora un progetto di campione, ma è sulla buona strada per diventarlo. Parola di Pep, uno che di giocatori fuori dal comune se ne intende: "​Foden il più grande talento che abbia mai visto. E' l’unico giocatore che non può essere venduto in nessun caso. Neanche per 500 milioni di sterline". Che avesse qualcosa di speciale lo si era già capito nel 2017, in India, al Mondiale Under 17, vinto con l'Inghilterra, con tanto di premio di mvp del torneo. Al suo ex allenatore​ Steve Cooper, ora sulla panchina dello Swansea, che domani affronterà il City nel quinto turno di FA Cup, quando parla di lui si illuminano gli occhi: "Era sempre con il pallone tra i piedi. In campo, nei corridoi dell'albergo, in stanza. Vive per il calcio. ​E' importante, per un giocatore, avere potenziale e soprattutto qualità, lui sa come e quando utilizzarla in campo Questo fa la differenza".

    ANTIDIVO - Un'estetica pragmatica, proprio come Andre Iniesta, forgiato dal Pep pensiero ai tempi del Barcellona, al quale Foden è paragonato. Qualche anno fa, Yaya Touré, di lui diceva: "E' il futuro", non è esagerato dire che ora è il presente del Manchester City. Del quale è tifoso, con il quale vuole vincere altri titoli. E magari, questa volta, festeggiarli. Il primo, la Premier League, non l'ha celebrato con i compagni, ma con il papà, in una battuta di pesca, il suo secondo grande amore. La normalità, per un giocatore speciale.

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