Primavera, Costanzi: 'Vince il Chievo 5-4 ai rigori! D'Anna tecnico di prospettiva'
Questa sera alle 21 andrà in scena la prima semifinale del campionato Primavera che vedrà opposte la Lazio, vice campione d'Italia nella scorsa stagione e la grandissima rivelazione del Chievo Verona che fra playoff e quarto di finale ha eliminato nell'ordine: Napoli, Palermo e Juventus. Chi meglio di Maurizio Costanzi, responsabile del settore giovanile clivense, poteva presentare la partita di questa sera, spiegando in esclusiva per Calciomercato.com come il lavoro, la serietà e la cura dei particolari abbia portato la squadra di Lorenzo D'Anna a giocarsi una semifinale scudetto davvero importante per i colori gialloblù:
Vi aspettavate di arrivare in semifinale? "Adesso tutto quello che verrà sarà tutto di guadagnato. Ormai sono sei-sette anni che ci qualifichiamo alle fasi finali, siamo arrivati alla semifinale anche altre volte. Sabato abbiamo ricevuto una grossa carica dopo aver battuto la Juventus e siamo consci di non subire le pressioni che possono avere i grossi club. Noi sappiamo di avere un gruppo di valore ma poi non sempre si riesce a concretizzare il lavoro anche se quest'anno abbiamo trovato continuità e siamo riusciti a raggiungere le qualificazioni in un girone B davvero di ferro lo testimonia il fatto che nell'altra semifinale ci sono Atalanta e Milan che facevano parte di questo gruppo".
Quanti meriti ha mister D'Anna che inizialmente non voleva nemmeno intraprendere la carriera di allenatore? "Io sono contento perchè Lorenzo negli anni passati non aveva mai palesato la volontà di fare l'allenatore. Lui è un valore umano importante da sfruttare, si è aperta l'occasione e abbiamo deciso di metterlo alla prova e i risultati si sono visti alla grande. Credo che abbia tutte le caratteristiche per continuare a fare l'allenatore e mi permetto di dire, visto che lo conosco bene, che ha delle ottime caratteristiche per lavorare con i giovani ma anche con i grandi. Ha carisma e qualità per farlo e diventare un leader".
Qual è il segreto di una società come il Chievo Verona? "Il lavoro, il lavoro e il lavoro (sorride; ndr). Noi sappiamo che ogni anno dobbiamo correre in salita perchè la disponibilità economica è limitata. E' sul quotidiano che bisogna costruire il progetto portandolo a termine. Forse una cosa che ci contraddistingue è la continuità. Il gruppo è collaudato, si cambia poco e portiamo avanti i nostri progetti. Il nostro presidente conduce con la sua famiglia da tanti anni questa società, un direttore sportivo che fa il suo lavoro benissimo. Io sono sedici anni che sono responsabile del settore giovanile, con molta fatica (ride;ndr). Dal lavoro di tutti nasce qualcosa di magico, la società di deve permettere di lavorare con serenità, rispetto dei ruoli è garantito e le persone che gravitano attorno alla società rendono al meglio, siamo come una famiglia".
La prima squadra ormai non stupisce più, volete iniziare a sorprendere anche a livello giovanile sfornando qualche buon giovane da proporre in serie A o B? "Per correttezza e stima nei confronti di tutti i nostri ragazzi sono sempre restio a fare dei nomi.Siamo soddisfatti che Corini abbia fatto esordire in prima squadra tre giocatori che ha vuol dire che avevano ottime qualità e noi abbiamo lavorato bene nel formarli. Sei o sette elementi di quest'anno sono di Verona e dintorni e poi abbiamo aggiunto altri ragazzi da fuori, che sono tutti molto bravi. Non mi faccia fare nomi ma credo che qualcuno di questi ragazzi si farà. Sono tutti molto bravi e con delle ottime qualità".
Non c'è due senza tre e il quattro vien da sè...i ragazzi sono pronti per la partita di stasera e la Lazio vi deve temere? "I ragazzi sono pronti e c'è una buona tensione emotiva. Oggi come oggi non c'è bisogno di dare stimoli particolari. In queste tre partite hanno giocato sempre a viso aperto dimostrando di essere una squadra che ha avuto continuità di gioco e risultati oltlre ad avere delle qualità ottime umane ma anche tecniche perchè se no non arrivi a questi risultati. Conosco il tecnico della Lazio Bollini, lo stimo, abbiamo fatto il corso di allenatore tanti anni fa. Le sue squadre giocano un ottimo calcio e bisogna avere rispetto perchè lui è un allenatore preparato. La partita secca è bella per questo, non c'è niente di scontato e soprattutto a livello giovanile"
Credete nella vittoria finale dello scudetto arrivati a questo punto? "Ripeto che non ci poniamo limiti, pensiamo alla partita di questa sera senza pensare ad altro".
Le sensazioni dopo aver battuto una squadra come la Juventus? "Io non ero presente e non potevo essere in contatto, sono stato messo al corrente di tutto a fine partita e sono stato davvero orgoglioso di questo risultato, poi sentendo il mister e gli altri è stata un'emozione per tutti. Abbiamo battuto la Juventus che sta portando avanti un grandissimo progetto. Abbiamo sconfitto una grandissima squadra. Io devo fare i complimenti alla Juventus perchè ha un modello moderno e persegue un progetto da anni nel settore giovanile. Come calcio italiano dobbiamo fare un passo in avanti nell'investire sui giovani e loro hanno iniziato un bel progetto".
Ci fa un pronostico secco per la semifinale? "Per giocare e perchè sia emozionante fino in fondo, dico che vince il Chievo Verona 5-4 ai rigori, (ride;ndr). E' un pronostico fatto solo per gioco naturalmente, ripeto giochiamo la partita e poi vedremo quello che succederà"
E anche per l'altra semifinale fra Atalanta e Milan: "Due squadre bellissime con contenuti tecnici ed organizzazione importanti, hanno dei grandissimi valori. L'Atalanta ha un'ottima organizzazione. Sarà una bella gara anche questa e credo che in queste partite non ci sia un perdente o un vincente in partenza. Saranno gare equilibrate e anche il format di queste fasi eliminatorie mi piace molto perchè fa maturare i ragazzi e li abitua a giocare determinate partite che sono molto tirate. Io non mi sbilancio perchè ho tanti amici come Favini nell'Atalanta e Galli nel Milan, non voglio fare un torto a nessuno. Stimo entrambi colleghi e amici, non voglio fare un torto a nessuno (sorride; ndr)".