Focus bwin, Sensibile a CM 'Palombo? Decide lui; Poli non torna, Maccarone va'
L'ennesimo pareggio della gestione Iachini, con la Juve Stabia, ha lasciato l'amaro in bocca ai tifosi della Sampdoria. Il Torino, in testa alla classifica, si allontana sempre di più, ma dietro la classifica è corta e la zona play-off è ancora ampiamente alla portata dei blucerchiati. Ai microfoni di Calciomercato.com, il direttore sportivo della Samp Pasquale Sensibile fa il punto della situazione, fra campo e mercato.
Con la Juve Stabia è arrivato l'ennesimo pareggio...
"La situazione non è semplicissima, certamente non è in linea con le aspettative di inizio stagione. Ma non è neanche drammatica. La differenza fra le aspettative della gente e la classifica attuale è tanta, anche perché a Genova, a inizio stagione, si pensava di fare della B un sol boccone. Noi in società non pensavamo questo, ma anche noi non pensavamo certo di trovarci in questa situazione".
Si dice che la rosa della Sampdoria sarebbe più adatta alla Serie A che alla B...
"Abbiamo una rosa molto vasta, di 28 elementi, ancora figlia dell'organico della passata stagione. Alla fine del 2010-11, la società parlava di fare 'piazza pulita', ma poi il mercato i giocatori che retrocedono non li considera. Noi confidavamo molto sul valore assoluto di molti di loro, ma le cose sono andate diversamente".
Comunque la classifica corta e la zona play-off è ancora lì a un passo.
"Il calcio è strano. Con la Juve Stabia abbiamo pareggiato al 93' e i nostri tifosi erano esasperati, ma alla fine abbiamo guadagnato un punto sulla Reggina. Non è una soddisfazione e non vorrei che passasse il concetto che siamo contenti per questo ennesimo pareggio, ma il campionato ci permette di restare in vita e di crederci ancora".
Il Torino è già in A?
"Per esperienza, dico che anche il Torino non può già sentirsi in Serie A. Ma dopo cinque anni di B ha acquistato grande consapevolezza e forza. La B comunque riserva sempre grandi sorprese: il Verona in otto gare ha fatto tanti punti quanti ne ha fatti la Samp dall'inizio del campionato. Fra il dire e il fare poi c'è di mezzo il mare, ma abbiamo il dovere di provarci, a partire dal match con il Pescara".
Passiamo al mercato. In uscita ci sarebbero Maccarone, Foti, Signori e Padalino. Conferma?
"Nomi non ne farei, manca ancora una gara prima della sosta, ma la descrizione è vicina alla realtà. Foti e Signori sono giovani e hanno l'esigenza di andare a giocare con più continuità. Poi ci sono altri gruppi di giocatori che per una serie di motivi è meglio che vadano a cercare fortuna altrove. Per Maccarone un anno fa si faceva a gomitate, poi non si è ambientato a Palermo e da noi non ha avuto fortuna. E' un professionista esemplare, ma credo che per il bene di tutti sia meglio che cerchi fortuna in un'altra squadra".
Capitolo Palombo: è sul mercato?
"Siamo arrivati a un momento in cui è lui a doverci dire cosa fare. Se qualcuno fosse intressato, deve sapere che è lui a dover manifestare la sua volontà".
Mercato in entrata: è vero l'interesse per Kozac?
"Mi è stata fatta una domanda e ho espresso il mio giudizio tecnico, positivo, sul calciatore. Forse un po' ingenuamente, perché la cosa è stata fatta passare come una proposta d'acquisto. Confermo che è un ottimo giocatore, ma per la Lazio ora è importante capire se dovrà giocare ancora in Europa League o no. Se andasse avanti, e si saprà questa settimana, avrebbe la necessità di tenerlo".
Si parla anche di un possibile ritorno di Poli...
"Dificile, ma non perché non sia bravo. Anzi, proprio per questo motivo, per il suo valore, l'Inter punterà su di lui e non lo cederà di certo a nessuno".