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    Focus B Soncin: 'Cobra per colpa di Cosmi! Sognavo la Juve, sono un poliziotto mancato...'

    Focus B Soncin: 'Cobra per colpa di Cosmi! Sognavo la Juve, sono un poliziotto mancato...'

    • Simone Togna

    Andrea Soncin, l'attaccante che con i suoi gol ha trascinato l'Ascoli in questi anni, si confessa in esclusiva a calciomercato.com.
    Il bomber dei marchigiani inizia l'intervista svelando subito chi gli ha affibiato il soprannome "Cobra" e ricordando poi le reti più importanti della sua carriera:"Una decina di anni fa Mister Cosmi a Perugia, durante un allenamento, mi ha chiamato ‘Cobra‘. Da lì in poi me lo sono portato dietro in tutte le piazze in cui ho giocato. Fra i gol più importanti considero il mio primo gol in Serie A contro il Milan, quando militavo nell'Atalanta, e poi quello realizzato lo scorso anno contro il Livorno al Del Duca".


    Nato a Vigevano, il piccolo Andrea sognava di intraprendere la carriera calcistica o quella del poliziotto, suo padre era vigile urbano, mentre la mamma lavorava nel settore della gastronomia, tifava e tifa Juventus, "la squadra in cui sognavo di giocare", Soncin fin dalla tenera età, anche grazie all'aiuto della sua famiglia, ha fatto di tutto per realizzare il proprio sogno:"La mia era una famiglia umile e i miei genitori hanno sempre fatto sacrifici per non far mancare mai nulla a me e mia sorella - spiega la punta - Per quanto riguarda me, i sacrifici sono legati al fatto di non aver potuto fare le cose che in genere fanno i ragazzini di quell'età. Tutto il mio tempo era assorbito dalla scuola e dal calcio".

    Soncin, che adesso dedica tutto il suo tempo libero alla famiglia, passa poi ad elogiare alcuni suoi colleghi: "Del Piero è sempre stato il mio idolo. Zampagna è il calciatore più forte con cui abbia mai giocato. Il migliore al mondo è Messi. In Serie Bwin i più forti sono Gonzalez del Novara e Di Gennaro dello Spezia", e poi analizza la sua carriera: "So soltanto che non ho rimpianti e penso di aver sfruttato a dovere l'occasione avuta nella massima serie dimostrando di poterci stare. Le soddisfazioni negli anni sono state tante, ogni esordio in una categoria superiore, ogni gol segnato in una categoria superiore, ma anche in questo momento le soddisfazioni sono legate ad ogni rete segnata col Picchio".

    E a proposito di Ascoli, Soncin ha le idee chiarissime sulla sua squadra: "Io spero di fare altri gol importanti e determinanti. Vogliamo disputare un bel campionato e salvarci prima possibile. Il mio futuro? Ad Ascoli sto benissimo e il mio futuro lo vedo solo qui".

    E anche sul campionato cadetto il 'Cobra' dimostra di avere le idee chiare: "Sarà dura sia per chi lotta per salvarsi, sia per chi vuole essere promosso, come tutti gli anni. Ci saranno le solite sorprese, è ancora presto per avere un quadro della situazione, ma il Livorno, che lo scorso anno ha fatto fatica, quest'anno è partito bene e potrebbe essere la rivelazione del campionato. Lo Spezia invece potrà fare fatica, ma credo riuscirà a centrare il suo traguardo".
    Chiusura con una considerazione personale sul mondo dei calciatori:"I giocatori non sono viziati, forse la convinzione della gente deriva dal fatto che, non avendo un contatto diretto con loro, si fanno un'idea diversa dalla realtà e finiscono per vedere i calciatori con distacco. In realtà siamo persone uguali a tante altre. Io ad esempio frequento al di fuori del campo tanti miei compagni di squadra, come Loviso, Scalise e Colomba".
    Un "Cobra" in campo, un "Cobra" anche nelle sue dichiarazioni.


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